Gaza (LaPresse/AFP) – Un palestinese è stato ucciso in un raid aereo di Israele nella Striscia di Gaza avvenuto oggi. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza. Israele aveva riferito di avere preso di mira con uno dei suoi aerei un gruppo che lanciava palloni incendiari verso lo Stato ebraico. Un familiare ha riferito che la persona uccisa lavorava come poliziotto di frontiera a Gaza. Il raid è avvenuto a Rafah, nel sud della Striscia, e secondo il ministero della Sanità di Gaza ha provocato anche il ferimento di altre tre persone.
Sabato 14 luglio furono uccisi due adolescenti palestinesi
Due adolescenti palestinesi, di 15 e 16 anni, sono stati uccisi sabato in un raid di Israele contro un immobile nella zona ovest della città di Gaza. Lo riferisce il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, precisando che i due si trovavano in strada sotto l’edificio proprio al momento dell’attacco aereo.
Secondo l’esercito israeliano, il raid aereo in cui sono stati uccisi i due ragazzini prendeva di mira un edificio utilizzato da Hamas a fini militari. Fonti mediche palestinesi e il ministero della Sanità di Gaza, inoltre, riferiscono che nei raid israeliani di sabato pomeriggio sono rimasti feriti 15 palestinesi, due a Rafah, nel sud della Striscia, e 13 a Gaza City. Secondo un corrispondente di AFP, i raid proseguono anche a fine pomeriggio.
Il tenente colonnello Jonathan Conricus, portavoce dell’esercito israeliano, afferma che i raid di sabato sono “la più importante operazione diurna dell’aviazione nella Striscia di Gaza dalla guerra del 2014”. “Hamas ha superato il limite con la cosiddetta ‘Marcia del ritorno’. Che consiste nei fatti in atti di violenza, attacchi contro la recinzione di sicurezza, lanci di razzi contro il territorio israeliano. Ed anche in lanci di palloni e aquiloni incendiari”, ha detto in teleconferenza con dei giornalisti nel pomeriggio.