Roma (LaPresse) – “La Commissione sostiene da tempo la causa degli Stati membri in prima linea, specialmente dell’Italia, nel chiedere la solidarietà di tutti gli altri Stati. Le conclusioni del Consiglio europeo di giugno hanno dimostrato chiaramente che anche i leader sono determinati a trovare soluzioni sostenibili per la gestione dei flussi migratori. Mi rallegro quindi che la Presidenza austriaca stia proseguendo il lavoro sulla riforma del sistema europeo comune di asilo, con il pieno sostegno della Commissione. A questo scopo sarà essenziale, come Lei sottolinea, la riforma del regolamento Dublino“. E’ quanto scrive il presidente della commissione Ue Jean-Claude Juncker nella sua lettera di risposta, visionata da LaPresse, a quella del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Come dichiarato dal Consiglio europeo, trovare il giusto equilibrio tra responsabilità e solidarietà significherà tener conto delle persone sbarcate in seguito alle operazioni di ricerca e salvataggio“, aggiunge.
Priorità al funzionamento dei centri controllati
“Consideriamo prioritario esaminare il modo in cui potrebbero funzionare i ‘centri controllati’ negli Stati membri dell’UE e il sostegno che può essere fornito dall’Unione. Al contempo sarà portata avanti la realizzazione di piattaforme di sbarco regionali. In stretta cooperazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni. Anche in previsione della riunione con tutti i paesi del Mediterraneo da essi indetta per il 30 luglio“, spiega Juncker. La Commissione, spiega il presidente, “continuerà a lavorare ininterrottamente per tutta l’estate. Da un lato per sostenere – entro i limiti del suo mandato – gli sforzi degli Stati membri. Dall’altro per preparare le proposte legislative da presentare in settembre. Per rafforzare la guardia di frontiera e costiera europea e rendere più efficace la politica di rimpatrio“.
“Diverso il discorso riguardo il Suo suggerimento di istituire una cellula di crisi coordinata dalla Commissione con il compito di coordinare, in caso di emergenza, azioni condivise volontarie e complementari da parte degli Stati membri in seguito a singoli episodi di ricerca e salvataggio. Concordo sulla necessità di migliori meccanismi di coordinamento. Ma soltanto come tappa in direzione di un quadro più stabile. Sotto questo aspetto la Commissione è pronta a svolgere pienamente la sua funzione di coordinatrice. Non va però dimenticato che l’Ue non ha competenza per determinare il luogo/porto sicuro da usare per gli sbarchi in seguito a un’operazione di ricerca e salvataggio in mare“.