WASHINGTON – Un invito risalente allo scorso autunno. Trump e Putin potrebbero vedersi prossimamente alla Casa Bianca. È quanto affermato su Twitter dalla portavoce Sarah Sanders cogliendo un po’ tutti di sorpresa.
Un invito ufficiale sul quale già si sta lavorando
La portavoce ha affermato che “il presidente degli Stati Uniti ha acconsentito a mantenere il dialogo tra gli staff dei due consigli di sicurezza”. Ed avrebbe anche chiesto a John Bolton, che ricopre il ruolo di consigliere per la sicurezza nazionale, di invitare Putin a Washington. Un ‘legame’ a quanto pare sempre più forte tra i due, con il massimo esponente americano che si sarebbe detto addirittura impaziente di incontrare nuovamente il leader russo. Questo a soli tre giorni dal primo bilaterale tra i due leader che, dunque, potrebbero incontrarsi a breve una seconda volta. Perché il vertice di Helsinki sarebbe infatti stato un successo e proprio questo avrebbe spinto Trump ad invitare ufficialmente Putin nel suo quartier generale.
Ancora tanti punti interrogativi su cosa i due si siano detti in Finlandia
Un incontro, quello finlandese, tuttora ricco di punti interrogativi, nonostante le recenti dichiarazioni dello stesso Putin. Con il leader sovietico che aveva parlato di “buoni accordi raggiunti” sottolineando di come qualcuno a Washington remasse contro “lavorando per sconfessare i risultati raggiunti”. Insomma un rapporto solido che avrebbe sorpreso anche l’intelligence statunitense. La confusione non ancora chiarita su cosa si siano detti i presidenti nell’incontro privato di Helsinki non sarebbe infatti una buona ‘base’ sulla quale costruire un secondo faccia a faccia peraltro alla Casa Bianca. Perché nonostante si parli di importanti accordi tra i due, fino a questo momento non è arrivato alcun annuncio ufficiale in merito. E per questo gli 007 sembrerebbero ora valutare con attenzione la situazione. Ecco spiegato l’atteggiamento del direttore dell’intelligence Dan Coats che ha detto avrebbe consigliato il presidente Trump di condurre i dialoghi con Putin in un modo diverso da quanto avvenuto.
Non è da escludere che The Donald abbia offerto a Putin un atteggiamento morbido sul caso Russiagate in cambio dell’aiuto del Cremlino in Siria e nella trattativa con la Corea Del Nord.