TORINO – Di italiano, col passar degli anni, gli resterà solo l’anima, forse. La galassia di quella che un tempo chiamavamo semplicemente Fiat diventa sempre più internazionale. Stabilimenti di produzione e dirigenti con Torino, ormai, hanno poco a che fare. Anche Marchionne, l’uomo col maglioncino scuro, che non amava indossare giacca e cravatta, ha lasciato l’impero degli Agnelli. Il nuovo amministratore delegato di Fca è Mike Manley, 54enne, già guida di Jeep e Ram.
Il britannico
Britannico. Laureato in ingegnere alla Southbak University di Londra ha iniziato la sua carriera nel mondo del lavoro ad Aberdeen nella Squan National Motors. Il salto in Chrysler, nel 2000, e nove anni dopo il passaggio in Jeep. Qui Manley sarebbe stato l’autore di un vero e proprio miracolo industriale. L’azienda, con il britannico alla guida, ha quadruplicato il numero di vetture vendute.
Marchionne non potrà riprendere la sua attività lavorativa
Nelle ultime ore John Elkann ha scoperto le carte: ha accelerato il processo di successione a causa delle condizioni di salute di Sergio Marchionne. L’italo canadese è ancora ricoverato. A fine giugno è stato sottoposto ad un intervento delicato che gli avrebbe causato inaspettate complicazioni cliniche nella fase post-operatoria.
“Marchionne non potrà riprendere la sua attività lavorativa”. A comunicarlo è stata una nota ufficiale di Fca. Parole di apprezzamento e vicinanza quelle che gli ha dedicato Elkann.”Per tanti Sergio è stato un leader illuminato, un punto di riferimento ineguagliabile. Per me è stato una persona con cui confrontarsi e di cui fidarsi, un mentore e soprattutto un amico”.
Al vertice di Ferrari, invece, sembra fatta per Lousi Carey Camilleri.