Toronto, spari in strada: 14 feriti e due vittime. Non si esclude la matrice terroristica

TORONTO – Spari, paura e dramma per le strade di Toronto. All’alba si oggi, ora italiana, dopo una terribile sparatoria nel quartiere periferico di Toronto, Greektown, un uomo ha aperto improvvisamente il fuoco. Due le vittime e 14 i feriti. Secondo quanto riportato dal capo della polizia locale, Mark Saunders, le vittime sono una donna e lo stesso attentatore. A quanto si apprendere una ragazzina di nove anni, invece, è in gravissime e critiche condizioni. Ricoverata in ospedale, combatte tra la vita e la morte. Non si hanno ancora riscontri sulla matrice del gesto, ma non si escludono matrici terroristiche.

Quattordici feriti e una vittima a Toronto, morto l’assalitore

Siamo a Greektown ed è l’alba. Un uomo, senza preavviso, ha aperto il fuoco sparando ai passanti in strada. Il bilancio è di 14 feriti, raggiunti dai proiettili della pistola dell’attentatore. Purtroppo, una donna non ce l’ha fatto ed è morta sul colpo. Alcuni dei feriti sono stati medicati in strada, mentre altri sono stati trasportati d’urgenza nei vicini ospedali della zona. Tra le vittime, quella che versa in condizioni gravi, pare essere una bambina di soli 9 anni. L’altra vittima, invece, sarebbe l’attentatore stesso. Mark Pugash, portavoce della polizia canadese, ha spiegato che è presto per capire se si tratti di un attentato terroristico o di altro. Non è escluso un gesto di follia isolato.

La dinamica della sparatoria 

La sparatoria è stata ripresa in almeno un video amatoriale e condivisa in rete dai maggiori network locali. Nel filmato si vede un uomo completamente vestito di nero e a viso scoperto. Solo un cappellino in testa a nascondere grossolanamente i lineamenti dell’uomo. Ad un certo punto, mentre l’attentatore si avvicina ad un edificio di Greektown, estrae una pistola ed inizia a sparare alle gente, quasi a bruciapelo. Poi il panico e il video si interrompe. La polizia è riuscita a fermare l’assalitore, che è stato ucciso. Ora si indaga sull’uomo per comprendere le ragioni del gesto e, soprattutto, capire se dietro c’è una matrice terroristica.

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