Roma (AWE/LaPresse) – “Per me Marchionne è stato un gigante: ha salvato la Fiat quando sembrava impossibile farlo. E ha creato posti di lavoro, non chiacchiere“. L’ex premier Matteo Renzi è sempre stato un estimatore del top manager di Fca e in un’intervista su La Stampa ricorda il suo rapporto con lui.
“Un rapporto “di grande libertà – spiega – e questo ci ha permesso di dirci le cose in faccia, sempre. A me è servito molto per crescere. Se avevo dubbi su come approcciare i mercati globali, era uno a cui telefonavo per un consiglio“.
“Se l’Italia avesse avuto altri Marchionne oggi avremmo un’Alitalia competitiva o qualche banca italiana forte in giro per il mondo – aggiunge -. Parte dell’odio contro di lui derivava dall’invidia. E sull’invidia per le persone di talento non si costruisce un Paese, come è ogni giorno più chiaro anche nell’Italia grillina“.
Manley alla prova dei mercati: focus su titoli Fca
Tutti i riflettori puntati sul titolo di Fca dopo l’annuncio dell’addio prematuro di Sergio Marchionne a causa dell’improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute. Al suo posto è stato scelto Mike Manley che in questi anni aveva guidato l’ascesa del marchio Jeep. Da monitorare quindi tutta la galassia Agnelli. In particolare Ferrari, alla cui guida Marchionne sarebbe dovuto rimanere fino al 2021. Il Cavallino Rampante ha scelto Louis Carey Camilleri, ex presidente di Philip Morris, come nuovo amministratore delegato, mentre John Elkann è stato nominato presidente.