ROMA – Sergio Marchionne è morto e l’universo social, anche questa volta, non ha ‘perdonato’. Non è passata nemmeno un’ora dall’annuncio della scomparsa del manager da parte della clinica di Zurigo dove era ricoverato e il mondo del web ha già ‘masticato’ la notizia. Praticamente tutti gli utenti hanno commentato e stanno commentando il fatto. Ed anche questa volta non mancano commenti choc, frasi intrise d’odio e meschinità. Neanche il momento della morte è stato lasciato in pace. “Finalmente”, “non ci si toglie il cappello avanti al padrone, nemmeno quando muore” e “avanti il prossimo” sono solo alcuni (e anche i più moderati) commenti che si trovano in giro tra Facebook e Twitter. C’è, di contro, chi invece semplicemente riporta la notizia, riconoscendo, al di là dell’essere d’accordo o meno con l’operato di Marchionne, la capacità dell’ex manager Fiat di incidere sulla storia recente dell’Italia e non solo. Ad impressionare è come, nell’era dominata dai social network, il diritto di morire in pace sia nei fatti negato.
I social danno l’addio a Marchionne: “Ha segnato un epoca”
“L’Italia è un Paese con tantissimi manager e pochissimi leader. Marchionne era uno di questi pochissimi“, scrive un utente Facebook, riconoscendo i meriti del manager. “Su Sergio Marchionne avremo modo di dire più avanti. Ci stiamo dividendo in chi ne fa l’agiografia e chi, sbagliando, vede nella sua morte la vittoria del popolo. E’ scomparso un personaggio pubbliche che ha segnato una stagione. Dire altro, ora, oltre che irrispettoso è anche inutile“, aggiunge un altro utente. “Non sarà stato un ‘santo’, ma grazie a lui ho ancora un lavoro. Non posso che essergli riconoscente“, spiega un altro utente ancora.
Le frasi choc contro il manager: “Marchionne è morto. Finalmente”
“Marchionne è morto. Finalmente“, è il commento choc di un ‘odiatore’ del manager. Ed è anche la fotografia del ricettacolo di odio e meschinità che ci ha regalato il web oggi. “Marchionne ci licenziò. Nessun padrone versò una lacrima. Per questo noi non piangeremo i loro morti“, scrive un ex dipendente Fca. “Mi spiace che il Padrone è morto solo perché non può morire ancora una volta“, aggiunge in calce ad uno dei tanti articoli condivisi sui social un altro utente ancora. Alle persone che si sono apertamente ribellate a questo modo di fare, un “traditore servo” non gliel’ha tolto nessuno. Insomma, si potrebbe, purtroppo, andare avanti ore e scrivere un libro. Accanto alle esternazioni di meschina felicità, sono iniziate a circolare fotografie di Marchionne ritratto a testa in giù. La speranza è che la polizia postale faccia il suo compito.