Atene (LaPresse/AFP) – Dopo gli incendi le inondazioni. Forti piogge hanno provocato a metà giornata delle inondazioni nella periferia nord di Atene. In particolare nei quartieri di Maroussi ed Ekali, a una ventina di chilometri dalla zona costiera colpita lunedì dai roghi. Lo riferiscono i pompieri, precisando che non pare ci siano vittime delle alluvioni. I vigili del fuoco hanno ricevuto 10 chiamate da automobilisti bloccati nei loro veicoli su marciapiedi trasformatisi in torrenti, che sono stati liberati. E le segnalazioni di 160 abitanti le cui case erano inondate, spiegano ad AFP i pompieri stessi. Nel pomeriggio la situazione del traffico si è “progressivamente ripresa” e non ci sono più automobilisti bloccati, spiega il coordinatore delle operazioni della protezione civile. Piogge sono cadute anche nella regione di Mati, la piccola località balneare sulla costa est dell’Attica colpita lunedì dall’incendio che ha provocato oltre 80 morti.
I roghi di Atene sono quelli con più vittime del XXI secolo dopo l’Australia
Gli incendi boschivi che hanno colpito la Grecia, il cui ultimo bilancio è di 79 morti, sono i roghi con più vittime del XXI secolo nel mondo dopo quelli del 2009 in Australia, in cui morirono 173 persone. Gli incendi dell’Australia colpirono il Paese nel fine settimana del 7 febbraio 2009. Con una combinazione fra temperature alte e siccità, in particolare lo Stato di Victoria. In Grecia gli ultimi incendi di questa gravità risalivano alla fine di agosto del 2007, quando andarono in fumo 250mila ettari nel Peloponneso (nel sud) e nell’isola dell’Eubea (a nordest di Atene), provocando 77 morti. I roghi gravi più recenti in Europa risalivano al 17 giugno del 2017, quando un gigantesco incendio colpì Pedrogao Grande, nel centro del Portogallo, causando 64 morti e oltre 250 feriti prima di propagarsi a regioni vicine.