BRESCIA – “E’ viva. E’ stata rapita”. Il papà di Iuschra Gazi, scomparsa due settimane fa nei boschi di Serle, ci crede. E’ convinto che sua figlia sia stata presa da qualcuno. Lo scorso 19 luglio, durante una gita scolastica, la bambina (12enne) è sparita nel nulla. Disperazione e speranza di riabbracciarla. Al di là di ciò ha spinto Mdiliton Gazi ad intervenire, ora restano le sue parole. Una pista (quella del rapimento) che gli investigatori stanno seguendo con attenzione, ma che finora non ha portato ad alcun risultato. La Procura di Brescia non ha trovato elementi che avvalorino la tesi del sequestro.
Le ricerche
Le forze dell’ordine hanno passato al setaccio tutta la zona. Un residente ha sostenuto di aver incontrato Iuschra Gazi, il giorno dopo la scomparsa, in un area che non sarebbe stata perlustrata dai soccorritori.
Gli investigatori hanno interrogato le persone vicine alla famiglia, originaria del Bangladesh, ma da anni trapiantata a Brescia.
Al momento della scomparsa la ragazzina indossava un paio di jeans neri e una maglia gialla a fiori. Il luogo dove la 12enne ha fatto perdere le sue tracce è caratterizzato da 22 chilometri di grotte. Un’area boschiva impervia. Per rintracciare la giovane sono stati impegnati cani molecolari, carabinieri e volontari della protezione civile. La zona boschiva è stata sorvolata e perlustrata dall’alto anche da vari elicotteri: nulla di fatto. Ma il papà ci crede: “Mia figlia è viva”.