BOLOGNA – Almeno un morto e più di 80 feriti. Tre persone sono state trasportate d’urgenza ai centri grandi ustionati di Cesene e Parma. In ospedale anche 11 carabinieri e alcuni poliziotti intervenuti sul luogo dell’incidente. In casi del genere, purtroppo, il bilancio della tragedia è un numero fluido. Rischia di modificarsi minuto dopo minuto.
Lo scontro e le fiamme
Lo scontro tra un tir e un’autocisterna carica di materiale infiammabile, probabilmente gpl, è avvenuto alle 13 e 40 circa. Il tamponamento a catena è avvenuto sull’autostrada A14, nei pressi del raccordo di Casalecchio, tra Bologna-Casalecchio e il bivio con la Bologna-Taranto. Lo schianto e il fuoco. Dopo pochi secondo il boato. L’esplosione ha invaso tutte le carreggiate dell’autostrada. Le fiamme hanno investito anche diverse auto di due concessionarie situate nella zona. A perdere la vita è stato il conducente dell’autocisterna. Aveva 42 anni.
Esplosioni a catena
Il fuoco e le esplosioni (prima dell’autocisterna carica di gas, poi delle altre vetture ferme a pochi metri da quell’inferno) hanno fatto crollare (parzialmente) il ponte del raccordo che collega l’A14 e l’A1. La struttura, venuta giù, sormonta via Emilia di Borgo Panigale.
L’onda d’urto
Lo scoppio dell’autocisterna ha prodotto un’onda d’urto violentissima. Le lamiere del mezzo si sono squarciate. I pezzi del camion e delle auto saltate in aria sono diventati proiettili che hanno ferito oltre 80 persone. Le fiamme hanno ridotto in cenere anche le barriere fonoassorbenti dell’autostrada e le strutture di protezioni.
Il commento del ministro
La giornata nera per le strade italiane è stata commentata su Twitter da Danilo Toninelli. “Approfondiremo le cause degli incidenti – ha scritto il ministro delle Infrastrutture. – Interverremmo laddove è passibile per evitare che tragedie del genere si ripetano”. A Bologna almeno un morto e oltre 80 feriti. Nel foggiano, invece, a perdere la vita (sempre a causa di un sinistro stradale), sono stati 12 braccianti.