MILANO – La Serie B italiana scombussola l’estate degli amanti del calcio. I fallimenti simultanei di Avellino, Bari e Cesena, hanno ingarbugliato la situazione della serie cadetta. All’orizzonte ricorsi e richieste di blocco dei campionati rischiano di far partire la B con un enorme ritardo.
Il ‘papocchio’: la B parte monca con 19 squadre
La situazione tra i cadetti è complicata. Il presidente della Lega Balata, insieme al potente Lotito, ha deciso per una partenza monca. Lunedì alle 19 a Milano (inizialmente previsti a Cosenza), verrà effettuato il sorteggio dei calendari. Solo 19 le squadre presenti, con la Lega di Serie B che ha di fatto escluse le pretendenti al ripescaggio con una dura presa di posizione: “La Lega B – si legge – si riserva ogni azione in ogni sede nei confronti di tutti coloro che si sono resi e si renderanno responsabili di condotte e comportamenti e azioni antigiuridiche, illegittime e pregiudizievoli nei confronti della Lega e/o delle società associate”.
Partono i ricorsi di Catania e Virtus Entella
La decisione naturalmente non ha potuto far altro che rendere furiosi i club interessati. Tra le pretendenti al ripescaggio c’è il Catania, con il presidente Lo Monaco che tuona: “Qui scoppia la rivoluzione: stanno cambiando le regole dei campionato e non capisco per quale motivo. Abbiamo il diritto di disputare la Serie B e non vogliamo essere penalizzati”. Per la Virtus Entella è una doccia fredda. I liguri speravano in una riammissione dopo il caso Cesena. I romagnoli dopo la scorsa stagione sono stati puniti con 15 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato di competenza. I bianconeri però non risulteranno iscritti con il proprio titolo, ma tramite una fusione con il Romagna Centro. L’Entella chiede dunque di bloccare il campionato e applicare la sanzione al campionato appena concluso. In quel caso sarebbero salvi proprio i liguri, ma i lunghi tempi per il processo sportivo rischiano di rimandare tutto a settembre, quando i campionati sarebbero già iniziati.
Problemi a cascata: anche la C è allo sbando
La decisione di tenere fuori dai ripescaggi Catania, Siena, Novara e le altre pretendenti, si ripercuote a cascata sulle categorie inferiori. La Serie C deve inoltre fare i conti con altri problemi, che si è creata da sola. In ogni caso, appare difficile infatti che si raggiunga il numero di 60 squadre per organizzare i tre gironi del prossimo torneo. Prova ad approfittarne il neonato Bari di De Laurentiis che ha chiesto l’ammissione alla terza serie pur non avendone i diritti. Alla richiesta dei pugliesi è seguita una protesta scritta di alcune società di Lega Pro. Ben 13 club hanno di fatto minacciato la Lega di ritirarsi dal campionato nel caso vengano favorite società che non potrebbero sperare nel ripescaggio.
In terza serie campionato rinviato al 2 settembre
Nel frattempo, la Lega Pro, ha deciso di bloccare tutto e attendere notizie dai piani superiori per dare il via al proprio campionato. I calendari di C erano attesi per il 7 agosto, ma la composizione degli stessi è stata rinviata al prossimo 22 agosto a Roma. Il campionato invece, inizialmente previsto per il 25 agosto, potrebbe (il condizionale è d’obbligo) aprire i battenti il 2 settembre.
In D caos minore, ma tanta incertezza
Dalla Serie D, scalpitano almeno altre 4-5 squadre che sperano in un ripescaggio in Serie C. Tra queste Como e Prato, che hanno fatto ricorso contro la prima sentenza di esclusione. Resta l’incertezza sulla composizione dei gironi. Avellino e Bari, ammesse entrambe in sovrannumero non potranno finire nello stesso raggruppamento. Per evitare ciò si pensa ad uno spostamento dei pugliesi nel girone con le abruzzesi. Ad Avellino invece è la questione stadio a complicare il piano dei biancoverdi. La neonata società affidata a De Felice, patron della squadra di basket, si vede bloccata dal vecchio proprietario Taccone nell’utilizzo dello stadio ‘Partenio-Lombardi’. Almeno nelle prime gare, gli irpini potrebbero dover traslocare al ‘Fina’ di Montemiletto.