GENOVA – E’ nell’occhio del ciclone la famiglia Benetton. Gli imprenditori e fratelli di Ponzano Veneto sono finiti al centro delle polemiche per il crollo del ponte Morandi.
I Benetton sono tra gli azionisti di Atlantia, la holding che gestiva il tratto stradale coinvolto nella tragedia di martedì mattina. Gli imprenditori hanno annunciato che faranno “tutto ciò che è in loro potere per favorire l’accertamento della verità e delle responsabilità dell’accaduto“.
Ma tra Atlantia e il governo lo scontro pare inevitabile. Conte, Di Maio e Salvini sembrano infatti d’accordo a ritirare la concessione all’azienda, che chiede un risarcimento.
Genova, Di Maio attacca: “A me la campagna non l’ha pagata Benetton”
Nonostante le proteste di Atlantia, Luigi Di Maio ha ribadito la sua volontà di voler procedere con la rescissione del contratto. “Sappiamo che ci sono delle inadempienze, quindi revocheremo le concessioni. In Italia – ha spiegato il capo del Mise, dopo un incontro in prefettura con Giuseppe Conte – non si può morire pagando il pedaggio“.
Dal politico di Pomigliano d’Arco frecciatina anche ai governi precedenti.”Nello Sblocca Italia nel 2015 fu inserita di notte una leggina che prolungava la concessione a Autostrade in barba a qualsiasi forma di concorrenza. Si è fatta per finanziare le campagne elettorali. A me – ha concluso Di Maio – la campagna non l’ha pagata Benetton e sono libero di rescindere questi contratti”
La replica di Renzi: “Di Maio sciacallo”
Repentina la risposta di Matteo Renzi. “Chi come Luigi Di Maio dice che il mio governo ha preso i soldi da Benetton o Autostrade è, tecnicamente parlando, un bugiardo“.
“Se lo dice per motivi politici – ha commentato il democrat – invece è uno sciacallo“. L’ex premier ha negato di aver ricevuto denaro dal colosso Benetton: “In entrambi i casi la verità è più forte delle chiacchiere: il mio governo non ha preso un centesimo da questi signori, che non hanno pagato la mia campagna elettorale, né quella del Pd, né la Leopolda. Utilizzare una tragedia per attaccare gli avversari, mentendo, dà il senso della caratura morale e politica del vicepresidente del Consiglio“.
Chi ha pagato chi o cosa non si sa. Quel che è certo, purtroppo, è che a pagare il prezzo più alto sono state le persone morte sotto le macerie del ponte Morandi.
