Alluvione in India, 357 vittime e 680mila sfollati

Continuano senza sosta le ricerche dei numerosi dispersi

NUOVA DELHI – Oltre 350 persone sono morte nell’alluvione che sta devastando lo stato di Kerala in India. “Da quando è iniziata la stagione dei Monsoni il 29 maggio un totale di 357 hanno perso la vita” viene fatto sapere dai rappresentanti del governo indiano. Oltre 680mila rifugiati sono stati alloggiati nei campi di accoglienza. Uno stato di emergenza che peggiora con il passare dei giorni mentre l’approvvigionamento di cibo e medicine diventa sempre più difficile. Continuano senza sosta le ricerche dei numerosi dispersi. I danni alle infrastrutture ammonterebbero a oltre 3 miliardi di dollari. Dal 9 maggio sono oltre 220 i decessi accertati. Più di diecimila persone sono rimaste intrappolate sui tetti delle case e in luoghi sopraelevati.

La conta dei danni alle infrastrutture

Strade distrutte e ponti crollati: è un vero e proprio disastro quello che ha colpito l’India. Non soltanto per la perdita di vite umane. Lo Stato del Kerala teme un affossamento dell’economia causato dalla perdita di infrastrutture. Numerose le strade danneggiate dalle incessanti piogge. Centinaia i ponti che sono crollati sotto la pressione del maltempo: 134 strutture sono andate in pezzi. Molti villaggi sono rimasti isolati. Il premier indiano Neranda Modi ha promesso un aiuto alle famiglie per 70 milioni di euro. “Il paese è vicino al Kerala in queste ore difficili” ha commentato attraverso i social.

L’opinione dei meteorologi e l’emergenza sanitaria

Quella che ha colpito il Kerala è, secondo gli esperti, la peggiore alluvione da oltre un secolo. Ma non è scampato il pericolo. Secondo i meteorologi le piogge continueranno per almeno altri due giorni. Il Dipartimento Metereologico Indiano ha però ritirato l’allerta rossa da alcune regioni, dove l’acqua ha già iniziato a defluire. L’allarme non è però soltanto per l’intensità delle piogge. Un gran numero di animali da allevamento è perito nell’alluvione. Le carcasse che galleggiano in acqua potrebbero portare quindi, terminate le piogge, a una vera e propria epidemia.

 

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