CREMONA – E’ di Manuela Bailo il corpo della giovane rinvenuto nelle campagne del cremonese. A confermarlo è stato l’amante della donna, Fabrizio Pasini, 48 anni, sindacalista e collega di Manuela. Il ritrovamento è avvenuto questa mattina dopo che l’uomo, interrogato per ore, ha confessato l’omicidio.
Il ritrovamento in aperta campagna
Sotterrato nel giardino di una cascina, il cadavere di Manuela Bailo, la 34enne bresciana della quale si era persa ogni traccia lo scorso 28 luglio, è stato recuperato dalle squadre speciali dietro indicazioni dello stesso omicida. Il quale ha dapprima negato ogni recente rapporto con la donna ma, dietro le insistenti domande degli inquirenti, ha poi confessato.
La storia travagliata con un uomo sposato
Una storia ricca di interrogativi sulla quale gli inquirenti hanno voluto sin da subito vederci chiaro. Tanti i punti di domanda relativi soprattutto alla figura dell’amante della donna. I due si erano incontrato nei pressi del Lago di Garda e avevano avuto una discussione. Forse per chiarire o per chiudere per sempre non si sa. Unica certezza l’omicidio avvenuto per mano dell’uomo che era anche partito per le vacanze con la famiglia. La prima versione non aveva convinto gli inquirenti che hanno continuato a fare pressioni sull’uomo fino al totale ribaltamento delle cose.
Quella partenza per la casa al lago e dopo due giorni totale silenzio
La donna era scomparsa dopo aver annunciato che avrebbe passato il fine settimana al lago di Garda, in una casa di proprietà della famiglia. Lì, però, non sarebbe mai arrivata e dopo due giorni anche il suo cellulare non avrebbe dato più segni di vita. Gli ultimi messaggi scambiati con la mamma e proprio con il suo amante. Da quei messaggi sono partite le indagini, da lì sono arrivate le risposte.