REGGIO CALABRIA – Operazione anti-droga della guardia di finanza nelle campagne calabresi. Grazie ad un’intensa attività di indagine, i finanzieri hanno rinvenuto due enormi capannoni dove venivano coltivate circa settemila piante di marijuana.
I dettagli
L’attività investigativa si è conclusa questa mattina con il sequestro delle piantagioni e delle strutture. Dalle piante scoperte dai militari secondo una prima stima si sarebbero potuti ottenere tenere oltre quattro tonnellate e mezza di sostanza stupefacente. Il quantitativo immesso nel mercato della droga avrebbe portato ad un ricavo non inferiore ai 36 milioni di euro.
Il blitz e il ritrovamento
Le hanno individuate nonostante fossero ben nascoste all’interno di un fitto canneto che era stato precedentemente messo sotto osservazione dai finanzieri di Melito Porto Salvo. Sono stati loro a condurre l’operazione supportati dai colleghi della sezione aerea di Lamezia Terme, grazie ai quali sono stati rinvenuti i due capannoni. Uno si trova a Bovalino, l’altro a Roccaforte del Greco. Quando le fiamme gialle hanno fatto irruzione nella struttura, la sensazione immediata è che ci si trovasse di fronte ad un’attività ben organizzata.
Ritrovati mezzi specifici per l’irrigazione delle piante
Le piantagioni erano caratterizzate da un impianto di irrigazione cosiddetto ‘a goccia’. Era utilizzato per garantire la corretta idratazione alle piante tramite tubi in gomma complessivamente lunghi circa 1 chilometro e mezzo. Accanto agli stessi, quattro timer tramite i quali era possibile stabilire gli orari di apertura e chiusura dell’impianto.
Le procure di Reggio Calabria e di Locri hanno aperto ufficialmente un’inchiesta con lo scopo di risalire ai responsabili dell’attività e ai titolari delle strutture.