LIVORNO – “Si festeggia l’alluvione”. E’ questa la frase inserita nel fascicolo d’indagine relativo alle tre misure cautelari eseguite per turbativa d’asta e truffa ai danni dello Stato. E’ stata raccolta durante le intercettazioni telefoniche dalla squadra mobile. La frase sarebbe stata pronunciata nei giorni successivi ai tragici fatti accaduti a Livorno nel settembre dello scorso anno. Raccolta dalla Mobile durante l’intercettazione di una telefonata. Secondo il pm titolare dell’inchiesta, Riccardo Stefanini (della Protezione civile di Livorno) e Emanuele Fiaschi “lucravano sistematicamente ai danni del Comune di Livorno”.
La Procura: appalti su misura per le imprese amiche
E poi ancora luce ed ombre su appalti “pilotati” per la Tecnospurghi (società dello stesso Fiaschi). E “cuciti addosso”, come ha specificato il dirigente della Mobile Salvatore Blasco, a ComunicaItalia, società di Roma di cui rappresentante commerciale (colpita da misura cautelare interdittiva) è Nicoletta Frugoli di Viareggio.
Le tre misure cautelari eseguite ieri
Su ordine del Procuratore della Repubblica di Livorno la polizia ha eseguito all’alba di oggi le misure cautelari. Arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di Riccardo Stefanini, ex coordinatore della Protezione Civile del Comune di Livorno, e dell’imprenditore Emanuele Fiaschi, titolare della ditta individuale “Tecnospurghi di Fiaschi Emanuele” di Livorno. Inoltre è scattata la misura interdittiva del “divieto di esercitare qualsiasi ufficio direttivo e di rappresentanza, anche commerciale, delle persone giuridiche e delle imprese, per il periodo di un anno”, a carico di Nicoletta Frugoli. I reati ipotizzati sono di turbativa d’asta e truffa ai danni dello Stato.
Ipotesi di turbativa d’asta per ricevere i lavori in affidamento
Nel corso delle indagini, dirette dal procuratore capo e condotte dalla Squadra Mobile, sono stati sentiti numerosi testimoni. Sono state effettuate perquisizioni nelle residenze degli indagati. Le verifiche sono state estese anche alla sede della Protezione Civile di Livorno. Sono così emersi elementi probatori rilevanti circa il reato di turbativa d’asta in concorso rispettivamente tra Stefanini e Fiaschi per quanto concerne l’aggiudicazione della gara “Multiservizi”. E tra Stefanini e Frugoli per l’aggiudicazione della gara “Allert System”.
In conferenza stampa i dettagli dell’operazione
Come spiegato in conferenza stampa, l’ex coordinatore della Protezione Civile di Livorno, preposto alle gare d’appalto, per l’accusa pilotava le procedure per farle aggiudicare a Fiaschi e Frugoli. Nei confronti di Frugoli sono stati sequestrati alcuni scambi di e-mail dove i due si sarebbero messi d’accordo su quali caratteristiche inserire nel bando per “cucirlo” il meglio possibile addosso. Per quanto riguarda Fiaschi invece, secondo quanto raccolto dalla squadra mobile, Stefanini avrebbe evitato che altri si presentassero alle gare di appalto sotto la soglia dei 40mila euro (che si possono affidare senza una procedura complessa) destinate in realtà alla Tecnospurghi, convincendo gli altri eventuali concorrenti a desistere e di fatto facendo partecipare solo la ditta di Fiaschi, o facendo sì che gli elementi inseriti nei bandi combaciassero con le caratteristiche della società dell’imprenditore livornese.