HELSINKI – Nominarli sarebbe stato troppo. Per Emmanuel Macron significava legittimarli. Le frecciate del francese, però, sono arrivate ugualmente a destinazione. Hanno colpito Matteo Salvini e il governo italiano.
L’attacco di Macron
“Crolla un ponte ed è colpa dell’Europa. Siete preoccupati delle migrazioni? E’ colpa dell’Europa”. Chi fa queste affermazioni, ha sostenuto il presidente della Repubblica francese, “dimentica quello che ci ha dato l’Europa. Non è populista, ma demagogo nazionalista.
I riferimenti sono espliciti. E’ il contrattacco di Macron (il secondo della giornata) al vicepremier leghista che lo aveva pungolato sulla questione migranti, spalleggiato da Orban. E dopo la tragedia diGenova fu sempre Salvini a mettere in relazione i vincoli europei con il crollo del viadotto.
Il presidente francese difende l’Ue
Tra i meriti dell’Unione, ha ricordato Macron, c’è quello di aver garantito la pace in occidente. “Fino agli anni Settanta si faceva la guerra, ora no ed è un miracolo fatto proprio dall’Europa”.
L’Ue avrà anche tanti meriti, ma Macron che il rischio che venga smantellata è reale: “Non dobbiamo cedere a chi vuole prenderla in ostaggio, alla demagogia di chi dice che i problemi vengono dall’Europa”. Chi sferra gli attacchi ‘demagoghi’ “vuole creare divisioni, spiegano che le loro responsabilità non esistono in quanto dirigenti, ma rinviano le colpe agli altri”.
Lo scontro Francia-Italia, ormai, è evidente. L’inquilino dell’Eliseo ha colto l’occasione per dare del ‘piagnone’ al governo italiano.
Il sogno (di Macron) di un’Europa progressista
Il presidente della Repubblica, a conclusione dell’incontro con il primo ministro finlandese, ha invitato l’Europa al dialogo. Bisogna puntare sulla “capacità di portare avanti le nostre ambizioni, il rispetto degli uni e degli altri e la diversità. Sono convinto che il futuro dell’Europa è nella diversità ma anche nella capacità di creare ponti in comune. Insomma un’Europa progressista contro gli egoismi e gli arretramenti”