Torino – Manchester United, Valencia, Young Boys. Poteva andare meglio, poteva anche andare peggio. Nel complesso un girone H che vede la Juve partire ugualmente con i favori del pronostico per il passaggio agli ottavi di finale di Champions, ma ci sarà da sudare. Non mancano i motivi per lasciarsi suggestionare. Specialmente pensando al doppio confronto con il Manchester United.
C’è di nuovo Jose Mourinho sulla strada della Juve
I suoi sono stati anni di grandi polemiche e qualche soddisfazione bianconera in quegli anni di dominio interista terminati con il triplete del 2010. C’è di nuovo Mourinho soprattutto sulla strada di Cristiano Ronaldo, il rapporto tra i portoghesi non è propriamente idilliaco e l’esperienza comune al Real si è conclusa con qualche straccio volante.
Tutta un’altra vita per CR7 dopo l’addio di Mourinho
Altri quattro Palloni d’Oro e altrettante Champions League, ma Juventus-Manchester United è anche o soprattutto la sfida che riporterà per la prima volta Paul Pogba a Torino da avversario: a lungo si è parlato di un clamoroso ritorno del centrocampista francese, che solo con la maglia della Francia ha ritrovato il sorriso la scorsa stagione grazie alla vittoria della Coppa del Mondo.
Niente da fare, gli investimenti della Juve si sono rivolti altrove
Pogba ha provato a lasciare Manchester senza successo (il Barcellona ci ha provato a lungo in particolar modo): ecco che ritroverà la Juve, ma da avversario. Se la seconda fascia ha fornito forse il peggior sorteggio possibile, non troppo meglio è andata con la terza che ha regalato il Valencia: gli spagnoli si candidano al ruolo di mina vagante del girone, mentre agli svizzeri dello Young Boys il ruolo di cenerentola.
Nel bene e nel male, CR7 è sempre al centro. Anche quando non c’è
Il sorteggio dunque. Anche i pronostici (“Juve tra le favorite, non ci nascondiamo”, ha commentato lo stesso Beppe Marotta a margine del sorteggio). Ma a Montecarlo ha tenuto banco soprattutto la grande assenza di Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese non si è presentato a ritirare il premio di miglior attaccante della scorsa Champions, una presa di posizione legata alla mancata vittoria del titolo di miglior giocatore assoluto, poi andato a Luke Modric. “Ha segnato 15 gol, portando il Real Madrid sulle proprie spalle e conquistando un’altra Champions League. È semplicemente ridicolo”, ha commentato il suo agente Jorge Mendes.