RAVENNA (LaPresse) – “Chi è interessato all’analisi della sconfitta trova sul mio Facebook 55 minuti di intervento con la mia opinione. Non vengo alla Festa dell’Unità a partecipare al gioco delle polemiche tra le componenti interne del Pd. Se volete quelli che rilanciano le polemiche interne, io non ci sono”. Così Matteo Renzi (Pd) alla Festa nazionale dell’Unità a Ravenna.
Il discorso di Renzi alla Festa nazionale dell’Unità
“Di fronte a questo governo, di fronte a questa classe dirigente di scappati di casa, io dico alziamoci e rimettiamoci in cammino. E chi vince il congresso deve sapere di avere tutto il partito con sé. Perché per due volte a me ha fatto la guerra il fuoco amico. Quando il segretario Martina darà avvio al processo congressuale si inizia e poi chi vince, vince, chi perde dà una mano. Altro che correnti, facciamo opposizione”, aggiunge.
Niente candidature ma impegno attivo in politica
“Amici e soprattutto compagni, avete combattuto il Matteo sbagliato. Avete buttato giù l’unico argine al populismo. Ora è andata, dobbiamo tirarne su un altro”. Così Matteo Renzi (Pd) alla Festa nazionale dell’Unità a Ravenna. “Non è che se uno non si candida più, smobilita. Io mi impegno il doppio, nei talk, nei territori. Il primo dovere che io sento è quello di restare in campo insieme a voi. Io ci sono, sono insieme a voi e anche se non sono il candidato, sono orgoglioso di far parte di questa comunità”.