MILANO (LaPresse) – “E’ un Paese che pur di vincere venderebbe l’anima al diavolo. Non abbiamo orgoglio e non sappiamo mai distinguere quando una vittoria è meritata o poco meritata. Le vittorie poco meritate ti portano poco futuro”. Arrigo Sacchi, ex commissario tecnico della Nazionale, esprime il suo pensiero sulla situazione del calcio italiano all’indomani del deludente pareggio della Nazionale di Mancini contro la Polonia. “Si cerca sempre più il potere che un progetto che sia veramente utile al calcio, si cerca sempre di non avere nemici e di accontentare tutti. E’ un Paese che ha tante regole ma non le rispetta”, ha spiegato ai microfoni di ‘Deejay Football Club’.
La stoccata a Balotelli
L’ex allenatore del Milan non lesina una stoccata a Mario Balotelli: “Il calcio è uno sport di squadra, bisognerebbe avere poche idee ma chiare. L’intelligenza vale più dei piedi, per questo devo prendere giocatori intelligenti, persone che hanno generosità, passione, professionalità, spirito di squadra. Questa è la benzina che permette alla macchina di andare avanti”.
Le critiche di Sacchi alla nazionale: anche gli under21 nel mirino
Critiche anche per la Nazionale Under21 battuta pesantemente dalla Slovacchia: “E’ stato vergognoso il comportamento. Presuntuosi, arroganti. I veri nemici dei giocatori sono loro stessi se considerano la presunzione, l’arroganza, non essere professionali e non dare tutto, una cosa normale. Quando hai lo spirito di squadra, puoi portare il gioco, il motore della macchina e non dipende dai piedi dei giocatori. Ma quando mancano le idee prendi invece giocatori che pensi inconsciamente possano colmare quello che non sei sicuro di avere”.
Tornando alla Nazionale maggiore, Sacchi ha aggiunto: “Se prima era difficile fare il ct della Nazionale, adesso lo è ancora di più. Non abbiamo orgoglio, anche se si sta migliorando la capacità di giudicare. Quando una squadra ha dato tutto quello che può, bisogna applaudirla”.