L’avvocato Crisileo riceve la targa d’argento di benemerenza dal sindaco di Betlemme Salman

La cerimonia si è tenuta nel Palazzo dei Congressi della città palestinese

Anton Salman e Raffaele Crisileo

CASERTA –

Cosi l’avvocato penalista sammaritano ha festeggiato la sua 24esima volta che si è recato in Medio Oriente e in quei territori di sofferenza. La cerimonia si è svolta alla presenza di tutte le Autorità politiche, religiose e civili. Era presente l’intero staff della Municipalità di Betlemme guidato dalla dottoressa Ekram Juha e i suoi stretti collaboratori, la dottoressa Carmem Ghattas ed il dottor Albert Saleh. Ha presenziato anche l’ambasciatrice dell’Autorità Palestinese presso la Santa Sede la professoressa Mai Alkaila. Una cerimonia suggestiva, un vero meeting per la pace cui hanno preso parte anche i rappresentanti di alcune religioni monoteistiche presenti in quei territori: per i cattolici vi era l’Arcivescovo Monsignor Giacinto Marcuzzo insieme al Reverendissimo Padre Ibrahim Faltas, ofm della Custodia di Terra Santa, per i musulmani ha presenziato l’Imam betlemita Darvish ed infine il rappresentante dei greci ortodossi appartenente al gruppo delle Chiese di rito bizantino che hanno accettato il concilio ecumenico di Calcedonia.
A Betlemme i Greci-Ortodossi amministrano la basilica della Natività e la Grotta insieme con le altre confessioni Latina e Armeno-Ortodossa. Erano poi presenti tutti i dirigenti ed i funzionari della Municipalità. La cerimonia è avvenuta in un clima di forte convivenza che è voluto essere d’esempio per tutti, come ha detto, il Sindaco di Betlemme impegnato sul fronte di una grande mediazione di pace che sta coinvolgendo tante città al mondo e ben 30 città italiane in particolare quelle gemellate con Betlemme (il cui nome deriva dall’arabo e significa Città del Pane). A Betlemme come a Gerusalemme si respira un’aria di una grande spiritualità coronata da una profonda storia di amicizia tra cristiani e musulmani che sboccia in uno dei luoghi più instabili al mondo: la Palestina. Qui dalla seconda metà dell’ ‘800 in poi si è verificato un vero “miracolo” che non tutti conoscono: cristiani e musulmani hanno sempre lavorato insieme ed hanno stretto un’amicizia che è resistita all’ala edace del tempo. Nessuna tensione, nessuno scontro tra loro, ma solo tanto rispetto e tanta fratellanza reciproca. Un esempio tra tanti l’Istituto Effetà che è l’unico centro della Palestina a garantire ai bambini sordi il ciclo scolastico completo, dall’asilo al liceo, e la riabilitazione, che comprende sia il recupero dei residui uditivi attraverso l’uso di protesi o impianti cocleari sia l’insegnamento dell’uso della voce (preferito all’insegnamento della lingua dei segni).
Attualmente l’Istituto è frequentato da 165 alunni: musulmani e cristiani. Per la loro riabilitazione e il loro percorso scolastico sono impegnate suore italiane ed arabe, docenti cristiani e musulmani.

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