Genova, Mattarella chiede celerità: “La città non attende gli auguri ma scelte concrete”

Il presidente della Repubblica vuole maggiore concretezza

Francesco Ammendola / LaPresse in foto Sergio Mattarella

Roma (LaPresse) – “La città di Genova è stata colpita da una tragedia inaccettabile. L’immagine che Genova ha dato di sè – e che rimane impressa nei nostri ricordi – in quei giorni di lutto e di smarrimento non è stata soltanto di profondo dolore, ma anche di grande solidarietà e di forza d’animo. Una città colpita duramente, negli affetti, nella memoria, nella funzionalità, nella sua stessa essenza di metropoli dinamica e moderna, aperta al mondo e al futuro, è stata capace di non cadere nella disperazione”.

Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un intervento pubblicato su La Stampa e sul Secolo XIX. “Quella stessa solidarietà, alta, responsabile, coraggiosa, disinteressata, che ha caratterizzato i genovesi e i soccorritori – che ringrazio ancora, dai Vigili del fuoco al personale degli ospedali – è la chiave di volta per superare la condizione che si è creata. Vi è bisogno di energia, idee, collaborazione, sostegno. Serve un impegno collettivo, nazionale e locale, pubblico e privato”.

Il presidente della Repubblica vuole maggiore concretezza

“Ricostruire è un dovere. Ritrovare la normalità – aggiunge -, una speranza che va resa concreta. Bisogna farlo quindi in tempi rapidi, con assoluta trasparenza, con il massimo di competenza. Con unita’ di intenti e visione lungimirante. Partendo dal ricordo delle vittime, dai bisogni primari di quei cittadini che hanno perso tutto. E accompagnando via via la ripartenza con provvedimenti che sostengano l’impegno dei cittadini, delle imprese, del mondo del commercio e dell’economia. Genova non attende auguri o rassicurazioni ma la concretezza delle scelte e dei comportamenti”, conclude il capo dello Stato.

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