Milano (LaPresse) – “Sono contento di trovarmi in mezzo a voi; grazie di questa calorosa accoglienza! Ringrazio il Vescovo Mons. Rosario Gisana, il Sindaco e le altre Autorità, come pure tutti coloro che hanno collaborato a questa visita”. Così il Papa a Piazza Armerina nella sua visita pastorale in Sicilia “Il vostro Vescovo ha appena ricordato la scelta che la Chiesa di Piazza Armerina sta compiendo con gioiosa speranza, in mezzo alle diverse problematiche che limitano la serenità di questo territorio. Non sono poche le piaghe che vi affliggono. Esse hanno un nome: sottosviluppo sociale e culturale; sfruttamento dei lavoratori e mancanza di dignitosa occupazione per i giovani; migrazione di interi nuclei familiari; usura; alcolismo e altre dipendenze; gioco d’azzardo; sfilacciamento dei legami familiari”, dice il Papa.
“Di fronte a tanta sofferenza, la comunità ecclesiale può apparire, a volte, spaesata e stanca; a volte invece, grazie a Dio, è vivace e profetica, mentre ricerca nuovi modi di annunciare e offrire misericordia soprattutto ai fratelli caduti nella disaffezione, nella diffidenza, nella crisi della fede”, prosegue il Santo Padre.
Per il Papa la Chiesa deve essere sempre più aperta all’accoglienza di chi è ai margini
“Considerare le piaghe della società e della Chiesa non è un’azione denigratoria e pessimistica. Se vogliamo dare concretezza alla nostra fede, dobbiamo imparare a riconoscere in queste sofferenze umane le stesse piaghe del Signore. Guardarle, toccarle significa per noi cristiani assumere la storia e la carne di Cristo come luogo di salvezza e liberazione. Vi esorto, pertanto, a impegnarvi per la nuova evangelizzazione di questo territorio centro-siculo, a partire proprio dalle sue croci e sofferenze. Dopo aver concluso il bicentenario della vostra Diocesi, vi attende una missione avvincente, per riproporre il volto di una Chiesa sinodale e della Parola; Chiesa della carità missionaria; Chiesa comunità eucaristica”. Così il Papa a Piazza Armerina nella sua visita pastorale in Sicilia