ROMA – “Un sistema destinato a gravare in modo rilevante sui cittadini”, messo in piedi “consapevolmente” attraverso l’autonomia decisionale del Parlamento. I vitalizi ‘fanno male’ alle tasche degli italiani. A sostenerlo è stato Tito Boeri.
Parole forti che il presidente del’Inps ha pronunciato durante la sua relazione al Consiglio di presidenza del Senato. L’organismo dovrà decidere proprio sul taglio dei vitalizi voluto dai governo penta-leghista, ma prima di prendere un provvedimento nel merito ha deciso ascoltare pareri e approfondimenti di professionisti ed esperti del settore.
Un taglio che farebbe risparmiare (minimo) 200 milioni
Sono 200 i milion spesi per i vitalizi ogni anno. Ma la cifra, ha spiegato Boeri, è una sottostimata perché sono esclusi gli anni di servizio di alcuni beneficiari presso l’Europarlamento o nei consigli regionali.
La scelta di Robert Fico di dire basta ai vitalizi per la Camera comporterà un risparmio di 40 milioni. Se Maria Alberta Casellati, presidente del Senato, dovesse seguire il grillino se ne aggiungerebbero altri 16. Cinquantacinque, invece, sono i milioni che verrebbero recuperati nel caso in cui il provvedimento venisse esteso anche ai consiglieri regionali.
Sistema insostenibili
Per Boeri il sistema “è in sostenibile” e la sua intollerabilità sarebbe stata evidente sin dall’inizio, perché, spiegata in soldoni, rischiano di esserci “più contribuenti che precettori di rendite vitalizie”.
Secondo Boeri i bilanci di Camera e Senato se fossero gestisti dall’Inps avrebbero più trasparenza . Il presidenti ha evidenziato anche alcune discrepanze del sistema pensionistico e previdenziale dei parlamentari rispetto a quello dei cittadini comuni.