Roma, 24 set. (LaPresse) – “Più che un decreto per la sicurezza quello varato oggi dal Consiglio dei Ministri è un testo sull’immigrazione. La logica è sempre la stessa: più slogan e meno fatti, anzi fatti zero. Una nuova arma di distrazione di massa non solo perché rischia di produrre effetti opposti a quelli desiderati, ma soprattutto perché elide il nodo vero cioè quello degli investimenti per nuovi agenti e per assicurare sempre e comunque la certezza della pena, cioè sugli unici strumenti che effettivamente garantiscono più sicurezza”. Questo è il giudizio di Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Civica popolare, sul decreto approvato oggi dal Governo. “A Firenze come ha dovuto ammettere lo stesso sottosegretario del ministero dell’Interno dopo la nostra interrogazione mancano almeno 250 agenti fra personale dei carabinieri e della Guardia di Finanza. Una carenza di organico che si fa sentire quotidianamente. Eppure nel decreto non c’è una riga su questo nonostante che il ministro Salvini in più di un’occasione avesse promesso che avrebbe stanziato le risorse necessarie per nuove assunzioni”.
ha aggiunto il parlamentare
“Per garantire ai cittadini più sicurezza serve più personale in divisa per le strade delle nostre città e più certezza della pena affinché chi spaccia o ruba sappia che il suo destino non è l’impunità come accade troppo spesso oggi. E servono anche centri di identificazione e rimpatrio efficienti e diffusi almeno in ogni Regione. Anche in Toscana dove stiamo pagando ancora oggi i no di questi 20 anni fa. La sinistra su questo deve fare mea culpa e prendere una decisione. Con gli slogan magari si fanno bei tweet o post su Facebook ma si governa poco e male”, conclude Toccafondi.