Milano (LaPresse) – “Più che Manovra del Popolo, qui l’unica manovra che hanno fatto è un testacoda. Hanno messo la retromarcia. Tempo 12-18 mesi e subiremo conseguenze devastanti. Con questa manovra hanno consenso a breve, ma minano la credibilità dell’Italia che avevamo faticosamente riconquistato”. Lo dice l’ex premier ed ex segretario del Pd, Matteo Renzi, in un’intervista al Corriere della Sera.
“Non uso toni apocalittici – afferma Renzi a proposito della fotografia che vede Luigi Di Maio immortalato mentre esulta sul balcone di Palazzo Chigi dopo il varo della manovra fiscale -. Ma ciò che stupisce è il mix di cialtroneria istituzionale e abilità comunicativa che porta i ministri ad affacciarsi dal balcone di Palazzo Chigi nella notte, con i parlamentari M5S, in teoria classe dirigente del Paese, che si limitano a fare le ragazze pon-pon degli annunci a vuoto. Oggi la Borsa crolla, lo spread sale, l’Italia soffre. E questi festeggiano. Si è perso il senso del pudore, non solo dell’onore”.
L’ex premier è preoccupato per le sorti dell’Italia
Si aspettava che Tria facesse maggior resistenza? “Pensavo si dimettesse: restare per mettere la faccia sulle altrui scelte rischia di fargli perdere credibilità – risponde Renzi -. E se un ministro dell’Economia perde la credibilità, ha perso tutto”. Quanto al ministro Tria, “pensavo si dimettesse: restare per mettere la faccia sulle altrui scelte rischia di fargli perdere credibilità. E se un ministro dell’Economia perde la credibilità, ha perso tutto”.
Per quanto riguarda l’Ue, “non spaventa un confronto con l’Europa, non preoccupa lo spread, non terrorizza il deficit. Mi sconvolge che si faccia una manovra su condoni e assistenzialismo. La pace fiscale non è la rottamazione delle sanzioni, come abbiamo fatto noi: la pace fiscale è un regalo ai disonesti. Come dire: chi paga le tasse è scemo. Con la pace fiscale i cittadini onesti si sentiranno utili idioti rispetto agli altri. E l’idea di fare il reddito di cittadinanza dice che non importa sudare, rischiare, intraprendere. Aspetta lo Stato, ci pensa lui. Un messaggio culturalmente diseducativo, politicamente miope. Condoni e assistenzialismo: questa è l’Italia dei populisti”.
Renzi attacca Lega e M5S
Lega e M5s vanno alle Europee forti di questa manovra, e il Pd che fa? “Ci sono otto mesi prima delle Europee. E quando i tweet di Salvini e Di Maio diventeranno legge vedrete le sorprese – dice Renzi -. Il 2,4 non consentirà di avere 18 miliardi tra reddito di cittadinanza e Fornero. Per fare quello che hanno detto ieri, avrebbero dovuto portarlo al 3,5%. Segno evidente che dovranno fare dei tagli. E si faranno molto più male di quello che credono. L’onda gialloverde alle Europee sarà già in ribasso. Il Pd deve smettere di parlarsi addosso. Considero demenziale continuare a litigare. Si è fissata una data delle primarie, è importante che chi vincerà abbia il sostegno, e non il fuoco amico, degli altri. Per me è fondamentale respingere ogni avance del Movimento Cinque Stelle che considero una sciagura”.