Wani (LaPresse/AFP) – Dopo il terremoto di magnitudo 7.5 e il conseguente tsunami di venerdì, l’isola di Sulawesi in Indonesia è stata colpita oggi dall’eruzione del vulcano Soputan. Il vulcano ha sputato cenere fino a 4mila metri sopra il cratere. L’agenzia nazionale per la gestione dei disastri ha avvertito i cittadini di rimanere ad almeno 4 chilometri di distanza, ma ha precisato che al momento non sono necessarie evacuazioni. Intanto è salito a quasi 1.400 morti il bilancio del sisma e dello tsunami ed è corsa contro il tempo per scavare sotto le macerie nel tentativo di trovare ancora sopravvissuti. “Il bilancio è adesso di 1.374 morti e 113 dispersi”, ha annunciato il capo dell’agenzia nazionale per i disastri, Willem Rampangilei, parlando con i giornalisti a Palu. “Ci sono ancora alcuni corpi sotto le macerie. Non sappiamo quanti, ma la nostra priorità è trovare e salvare persone ancora vive”, ha aggiunto.
Catastrofe nel paese asiatico
I soccorritori si stanno concentrando su una decina di siti chiave intorno alla città distrutta di Palu. Per esempio l’hotel Roa-Roa, dove si ritiene che sotto le macerie ci siano fino a 60 persone; nonché un centro commerciale, un ristorante e la zona di Balaroa. Secondo l’ufficio umanitario dell’Onu, sono circa 200mila le persone che hanno bisogno di aiuto urgente, e fra loro decine di migliaia di bambini. Si stima che le cause distrutte o danneggiate da sisma e tsunami siano 66mila.