Il governo ‘inciampa’ sulla scuola

Previsti tagli per 150 milioni. Il sindacato Anief: “Servirebbero almeno 4 miliardi per salvaguardare stipendi”

Il ministro dell'Economia Giovanni Tria

ROMA – Ammontano a 150 milioni di euro i tagli previsti per la scuola. Lo si evince dalla nota di aggiornamento del Def pubblicata in queste ore dove non risulta nemmeno un centesimo per il rinnovo contrattuale. Nel Documento di Economia e Finanza per la Scuola si parla solo di buoni intenti riguardanti la cittadinanza. Accenni all’alternanza scuola-lavoro, al sostegno agli alunni disabili e alla la formazione e trasferimenti del personale.

Le promesse non mantenute

Lo sostiene il sindacato della scuola, Anief. La mancata promessa è così “evidente” che ora anche gli altri sindacati concordano con Anief sulla necessità di reperire le risorse. Bisogna ottemperare a quell’errore di considerare gli aumenti del 2018 perequativi solo un bonus a termine.

Spirano venti di guerra

Inoltre, nella manovra permane il rebus sull’identità di vacanza contrattuale che per legge dovrebbe garantire aumenti di 105 euro in media mensili se si considera il 50% del tasso ipca all’1,4 previsto per il 2019 dal Governo. Una manovra che da sola esige lo stanziamento di altri quasi 2 miliardi. Secondo Marcello Pacifico presidente nazionale Anief  “con questa legge di stabilità – ha detto – si sta riuscendo nella non facile impresa di fare peggio dell’ultima: qualora i tagli venissero confermati, il nostro sindacato si dichiara già ora pronto a ricorrere al tribunale”.

Stipendio medio di un docente italiano

La Tecnica della Scuola, in un recente approfondimento, ha messo a confronto, sulla base dei dati resi noti dall’Ocse e rielaborati dall’Uil Scuola, gli stipendi dei docenti italiani con quelli europei. Un confronto impietoso per certi versi, anche se, bisogna sottolinearlo, tutto deve essere commisurato alla singola realtà e al tenore di vita dei docenti (ad esempio il caso del Lussemburgo). Al netto un docente di scuola superiore al massimo della carriera percepisce meno di 2mila euro (1.960), all’inizio, invece, 1.350 euro. Un docente di scuola media, invece, all’inizio di carriera prende 1.350 euro, poi alla fine ne prende 1.895. Per quanto riguarda, invece, i docenti della scuola dell’infanzia, all’inizio della carriera prende 1.262 euro, poi a fine sono 1.759 euro.

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