NAPOLI – Secondo posto in campionato a -6 dalla Juve. Distanza considerevole, ma colmabile alla luce del fatto che ci sono ancora 30 giornate da disputare. Non è favorito, ma comunque il Napoli è in lotta per lo scudetto. Primo posto nel girone C di Champions con quattro punti dopo due turni. Anche in Europa, gli azzurri di Ancelotti stanno facendo la loro parte. Anche in Champions, l’obiettivo prefissato, il passaggio agli ottavi, è difficile, ma non impossibile. Il Napoli deve vedersela con Psg e Liverpool, non proprio le ultime arrivate. Però il successo interno contro i Reds ha dato nuova linfa ai partenopei. Si può tranquillamente dire che il bilancio alla seconda sosta stagionale per gli impegni delle nazionali è positivo.
Risultati positivi, ma la risposta del pubblico non è stata all’altezza
Eppure la risposta del pubblico del San Paolo non è stata ancora all’altezza della fama dei tifosi azzurri. Con 28.402 spettatori di media, finora il Napoli è l’ultima delle grandi nella speciale classifica delle presenze allo stadio. Inter, Milan, Juventus, Roma, Lazio e addirittura la Fiorentina, finora hanno contato sugli spalti più supporter dei partenopei in occasione delle partite interne. Dopo aver conquistato i giocatori, adesso Ancelotti dovrà fare lo stesso con il pubblico napoletano, ancora troppo legato a Sarri. Infatti nella passata stagione, il Napoli ha registrato la media spettatori più alta dell’era De Laurentiis con 43.072 spettatori circa a gara.
Fino all’anno scorso il San Paolo viaggiava nei quartieri alti della classifica del tifo
Anche nelle altre stagioni, seppur con alti e bassi, il pubblico del San Paolo aveva mostrato comunque numeri significativi. Soltanto il Meazza, d’altra parte più capiente, si piazzava sempre davanti allo stadio di Fuorigrotta nella speciale classifica degli spettatori in campionato. Dal podio al settimo posto. Il Napoli deve riconquistare definitivamente i tifosi. Dopo la sosta Ancelotti e il gruppo cercheranno di fare il massimo per riportare i supporter al San Paolo, d’altra parte il trainer di Reggiolo e gli azzurri lo meritano.
