Brescia (LaPresse) – La polizia di stato di Brescia ha posto agli arresti domiciliari, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Brescia, due fratelli, di 71 e 73 anni, tra cui il titolare della ditta Plexilab, andata a fuoco il 18 gennaio 2017.
Le indagini condotte dalla squadra mobile sono dirette dalla Procura locale. Hanno permesso di accertare che l’incendio, sicuramente di natura dolosa, sarebbe stato innescato dagli stessi titolari dell’azienda. Che attraversava una grave crisi finanziaria in conseguenza di commesse non andate a buon fine. L’obiettivo degli indagati sarebbe stato quello di incassare il premio di un’assicurazione stipulata poche settimane prima dell’incendio. E che copriva anche gli eventi di natura dolosa.
Sarebbero stati gli stessi titolari a compiere l’incendio per una crisi finanziaria
In occasione dell’incendio, all’interno della ditta erano stipati grossi quantitativi di materiale plastico. In parte costituito proprio dalle commesse non onorate da alcuni clienti. Che avevano sprigionato, in poco tempo, fiamme altissime, che si erano anche propagate a una vicina rivendita di autovetture, mandando a fuoco anche diverse macchine.
La vastità dell’incendio aveva richiesto diverse ore di lavoro da parte della squadre dei vigili del fuoco intervenuti, che solo l’indomani erano riusciti a completare le operazioni di spegnimento. A sua volta la natura del materiale combusto aveva creato gravi disagi e rischi di natura ambientale.