ROMA – ll Premio dell’Accademia Culturale Internazionale Cartagine 2.0, nato “come un ideale ponte di cultura”, è giunto alla sua sedicesima edizione, che si terrà a Roma, in Campidoglio, venerdì. Nell’Albo d’Onore, ogni anno, vengono iscritti “coloro che hanno contribuito, in Italia e all’estero, allo sviluppo e alla diffusione della cultura e del sapere nei diversi settori, nell’interesse supremo dell’elevazione e del progresso dei popoli, al benessere dell’umanità, alla ricerca della verità, della libertà, della giustizia, della pace e, quindi, della fratellanza universale”.
L’economista siciliano succede a personaggi di fama mondiale
Tra questi, prestigiosi nomi, come quello di Kofi Annan (Segretario Generale dell’ONU), Jacque Diouf (Direttore Generale FAO), Antonino Zichichi. Quest’anno, per la sezione Economia, l’Accademia ha deciso di premiare un professionista siciliano: l’economista Santi Tomaselli, già Presidente dell’Osservatorio Romano sui Fondi Europei. I suoi studi scientifici, orientati alla ricerca e alla promozione delle modalità di uso funzionale dei Fondi Europei, hanno visto accrescere sempre più l’attenzione nazionale e internazionale. Nel suo Manuale in via di pubblicazione, frutto di dieci anni di studio analitico di una materia così complessa, presenta la prima Teoria Quantistica sui Fondi Europei, finalizzata all’uso efficiente e responsabile di essi.
L’obiettivo del Manuale
“L’obiettivo del mio libro, e della teoria da me formulata, è quello di analizzare ed evidenziare in maniera chirurgica le innumerevoli falle che in Italia hanno determinato, per decenni, l’inefficienza dell’uso dei Fondi Europei. La causa va individuata nella cronica asimmetria delle variabili macroeconomiche e microeconomiche che incidono, direttamente e indirettamente, sul sistema dei Fondi comunitari”, spiega l’economista. Analisi accurata e innovazione sembrano essere i pliastri assiologici della sua ricerca: “La mia Teoria Quantistica sui Fondi Europei è come un ‘microscopio stereoscopico’ che consente, in una visione quasi tridimensionale, percorsi ottici di osservazione delle problematiche e delle soluzioni, in direzioni diversamente angolate che si pongono in antitesi rispetto all’approccio ortodosso applicato in questi decenni”, continua il professor Tomaselli. E’ proprio da lui, infatti, che arriva il monito sulle possibilità mancate, decretate dalla cattiva gestione delle suddette risorse: “La metodologia adottata, in questi ultimi decenni, dalle autorità di gestione preposte è stata così fallimentare che dopo trent’anni di Programmazione Europea, nonostante i falsi proclami di alta certificazione, è rea nel relegare le Regioni del Sud Italia, Sicilia inclusa, alla vergognosa bollatura di essere definite ancora Regioni Ex Obiettivo 1 (ovvero Regioni con un Pil pro capite inferiore al 75% della media europea)”, dichiara.
Riflessioni sulla Sicilia
Sulla sua Regione, la Sicilia, peserebbe l’enorme responsabilità di non aver saputo approfittare dei vantaggi che altre Regioni italiane non avrebbero avuto: “In questi decenni, la Regione Sicilia è una di quelle che, a differenza di altre, ha sempre beneficiato di maggiori Fondi Strutturali, specie sulla quota a fondo perduto. Non averne usufruito in maniera funzionale è un’inaccettabile onta”, afferma il nuovo iscritto all’Albo d’Onore dell’Accademia. “Ricevere un premio così prestigioso, conferito in passato a personaggi di spessore internazionale come Kofi Annan, è un onore che mi spinge a prendere atto del fatto che la direzione dei miei studi scientifici sui Fondi Europei sia quella giusta. Tuttavia, sono consapevole che questo sia solo un punto di partenza e non di arrivo. Condivido il riconoscimento con tutti coloro che mi affiancano nell’Osservatorio Romano sui Fondi Europei, in cui ho l’onore di ricoprire la presidenza. A loro, e a me, dico spesso che, dinnanzi a tanto impegno scientifico profuso, nonostante l’inefficienza gestionale delle istituzioni preposte, la nostra possa essere ‘un’isolata goccia nell’oceano’, come disse don Luigi Sturzo. Una cosa è certa, dopo questa goccia, l’oceano non sarà più lo stesso e questo Premio Internazionale ne è una conferma”, conclude l’economista Tomaselli, fiducioso nelle capacità di chi, con impegno e tenacia, da anni dedica il proprio lavoro al progresso dell’intera società.