Roma – Non sarà nemmeno la Leopolda, dove pure l’ex ministro dell’Interno è atteso, il palco da cui Marco Minniti scioglierà la riserva circa la sua candidatura alla segreteria del Pd.
La data cadrà probabilmente ai primi di novembre
Senz’altro dopo il Forum del 27-28 ottobre a Milano. C’è chi dice in coincidenza della presentazione del suo libro ‘Sicurezza è liberta’ il 6 novembre a Roma, giusto in tempo per il seminario dei renziani a Salsomaggiore (se ci sarà).
Prima dovrà essere proclamato il congresso
Secondo il candidato in pectore alla segreteria si tratta di bon-ton: ci sono appuntamenti da rispettare ai quali Minniti vuole presenziare come parlamentare semplice.
Secondo altri, ci sarebbero ulteriori motivi
Da un lato, Matteo Renzi non vuole che quella dell’ex titolare del Viminale appaia soltanto come una ‘sua’ candidatura, ma desidera che sia quanto più condivisa possibile. Da qui, l’appello collegiale dei sindaci in odore renziano, da Dario Nardella e Antonio Decaro a Giorgio Gori e Matteo Ricci. E, dall’altra parte, sembrerebbe esserci qualche pezzo grosso del partito che avrebbe provato a dissuadere l’ex ministro dallo scendere in campo in prima linea per non spaccare i Dem e non danneggiare troppo Nicola Zingaretti.
A decidere saranno gli iscritti e il popolo del centrosinistra
Equilibri variabili nei quali si misurerà il reale peso di Matteo Renzi e mai come in questa corsa congressuale le anime del Pd stanno venendo a galla. Per ora la fotografia della situazione vede schierati molti big dell’ex minoranza con Zingaretti, a eccezione di Andrea Orlando, più vicino a Cesare Damiano o, chissà, a Maurizio Martina.
Con Renzi non è più schierato Matteo Orfini, da sempre critico verso Minniti
E Graziano Delrio non ha ancora sciolto la riserva su dove andrà il suo voto, in corsa per le primarie infatti c’è anche il suo corregionale Matteo Richetti.
Tra le piccole novità della Leopolda 9, la giovane assessore di Cagliari Claudia Medda e Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano, saranno tra gli amministratori locali che saliranno sul palco dell’ex stazione. Una presenza non casuale quella della Scavuzzo, visto che il sindaco Beppe Sala è dato fra i sostenitori di Zingaretti al congresso.