Manovra, per la Cisl è ancora troppo debole su crescita e investimenti

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse in foto Annamaria Furlan

Milano – “È chiaro che bisognerà aspettare i testi della manovra per dare una valutazione compiuta. Ma da quello che possiamo già vedere ci sembra una manovra ancora troppo debole sul lato della crescita e degli investimenti”. Lo ha detto stasera in una intervista al Tg5 la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando la manovra economica del Governo.

C’è poco o niente, anzi quasi si ostacolano, le nuove infrastrutture, un aspetto invece fondamentale per la crescita del paese. E c’è troppo poco su innovazione, formazione, ricerca, scuola, università: la conoscenza è una leva fondamentale per la crescita del paese“, ha aggiunto.

Ci sembra buona la proposta, per come la leggiamo, di quota 100 per le pensioni, anche se – ha sottolineato Furlanbisogna però verificare l’impatto sulle donne che soprattutto al sud difficilmente riescono ad avere 38 anni di contributi ed ovviamente anche la questione dei giovani cioè come costruiamo una pensione di garanzia per le giovani generazioni penalizzate dal sistema contributivo.

Mancano le risposte sulle risorse

C’è poi un condono fiscale esattamente il contrario di quello che a mio avviso dovrebbe esserci e cioè una lotta veramente forte all’ evasione fiscale. Il condono non è certo pedagogico rispetto alla lotta all’evasione fiscale. C’è poi il reddito di cittadinanza che sicuramente da una prima risposta alla povertà dilagante nel nostro paese ma non è ancora per nulla chiaro come questo fa transitare le persone al lavoro. C’è insomma ancora molto da studiare, da verificare e per quello che ci compete da cambiare“, ha concluso la segretaria generale della Cisl.

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