ROMA – Matteo Salvini è in collera con Luigi Di Maio, ma farà di tutto affinché il governo gialloverde resista. “Ci sono tanti nemici che vogliono farci cadere – ha detto il ministro dell’Interno in un’intervista al Corriere della Sera – non daremo loro questa soddisfazione”. Tuttavia i rapporti tra Lega e Movimento Cinque Stelle si sono incrinati. Tutta colpa del condono.
Tutta colpa della manina
Anzi, tutta colpa di Di Maio, che durante la registrazione della puntata di Porta a Porta di mercoledì ha denunciato che “Il decreto spedito al Quirinale è stato modificato. C’è stato un intervento di una manina. Bisogna capire se si tratta di una manina tecnica o una manina politica”. Poco dopo, dal Quirinale, arriva la smentita: “Non è arrivato alcun testo”. Non c’è che dire, il governo gialloverde si è esposto a una brutta figura colossale. Adesso bisognerà recuperare i cocci. “Non faccio cadere il governo a causa del condono – ha detto Salvini al ‘Corriere’ – però è giusto ricordare che quando il premier Conte ha letto il testo, erano tutti presenti. Anzi, Di Maio era anche impegnato nella trascrizione. Vuol dire che qualcuno non ha capito. O ha cambiato idea”. Nel frattempo, le frizioni tra Lega e Movimento 5 Stelle non si sono fermate.
Scintille pure sul decreto sicurezza
Adesso le scintille si sono trasferite sul decreto Ischia. C’è chi accusa la Lega di ostruzionismo. Salvini, invece, ha rivelato il contrario. “Il mio capogruppo al Senato mi ha detto che sul decreto sicurezza i 5 Stelle hanno presentato 81 emendamenti. Una dozzina era anche concordati. Sarebbero stati sufficienti. Ottantuno mi sembrano un’esagerazione. Mica i pentastellati sono all’opposizione”. Tornando al condono, Salvini ha ammesso che “Non è un argomento che mi interessa. Ci dica il M5s come muoverci. Di certo non faccio cadere il governo a causa del condono. Ho conosciuto Di Maio come persona seria e coerente. In Europa ci vogliono tutti in ginocchio. Io non voglio dare questa soddisfazione. Magari gli altri non sono d’accordo con me…”.