CRÉTEIL – “Sono Aiello Raffaele… e mettetemi presente”. E’ una famosa battuta del film di Lina Wertmuller ‘Io speriamo che me la cavo’ dove, in un paesino immaginario del Napoletano, il maestro Sperelli interpretato da Paolo Villaggio, si imbatteva in alcuni soggetti ‘difficili’ della realtà partenopea. Raffaele Aiello, interpretato nel film da Ciro Esposito, era uno dei ragazzi meno gestibili della classe, girava armato, portando sempre con sé un coltellino. Quella battuta era la summa di un atteggiamento ‘guappesco’, oleografico, quasi caricaturale. A distanza di 26 anni dal film è accaduto qualcosa di simile anche nella realtà. Non in provincia di Napoli, ma a Créteil, in Francia. E’ lì che uno studente liceale ha pronunciato quasi la stessa battuta, intimando all’insegnante di segnarlo come “presente” sul registro di classe. Era armato anche lui, proprio come il Raffaele del film, ma aveva una pistola (sebbene fosse ad aria compressa) e non ha esitato a puntarla alla tempia della professoressa.
Continuano le ricerche dell’autore del video
E non è tutto. La storia diffusa dal quotidiano Le Parisien, ha fatto il giro del mondo perché è stata immortalata dalla videocamera di un telefono cellulare. In quelle immagini fortissime si nota il giovane di colore vestito con una tuta nera che, in piedi accanto all’insegnante, solleva il braccio e punta l’arma. Il reality choc del liceo Edouard-Branly a Créteil, cittadina vicino Parigi, continua con le richieste dello studente alla donna. Ma non è solo. Dietro di lui si materializza anche un altro ragazzo che fa dei gestacci, come per sottolineare quella scena, quasi a volerlo sostenere.
L’insegnante non ha sporto denuncia
I due sono stati poi fermati dalla polizia francese, ma non per la denuncia dell’insegnante. Secondo quanto riportano i media francesi, la donna non avrebbe segnalato l’accaduto, ma la storia sarebbe venuta fuori grazie al video che, nel frattempo, è diventato virale. E intanto continuano le ricerche dell’autore del filmato. A pensare a quanto accaduto a Créteil la sfrontatezza di ‘Aiello Raffaele’ fa quasi tenerezza.