Cagliari – “Siamo orgogliosi di questa variazione di bilancio con cui risaniamo la sanità, assicuriamo più risorse alle politiche sociali, andiamo in soccorso degli Enti Locali e più in generale diamo risposte con grande attenzione a chi sta maggiormente soffrendo mettendo allo stesso tempo ordine nei conti pubblici. E credo che, proprio per queste caratteristiche, questa variazione dovrebbe essere sostenuta da tutta l’Aula”. L’ha detto l’assessore del Bilancio della Sardegna, Raffaele Paci nell’intervento in Consiglio regionale prima dell’approvazione del disegno di legge che assesta il bilancio 2018 con circa 230 milioni di euro.
SANITÀ, ADDIO AL DEBITO
“La variazione approvata oggi anticipa di poco il percorso della Finanziaria e con questa si intreccia in molti interventi, collocandosi in una situazione economica che vede la Sardegna registrare una crescita media dell’1,2% all’anno nel triennio 2015-2017. Sono dati Istat, non numeri della Giunta”, ha sottolineato Paci. “È una variazione importante prima di tutto per la Sanità.
“Non stiamo lasciando debiti a chi verrà dopo di noi”
Con l’assestamento garantiamo 177 milioni che, insieme alle risorse della Finanziaria 2019, permetteranno con uno stanziamento complessivo di 600 milioni di lasciare una sanità senza disavanzo pregresso.
Il 2018 non genera un euro in più di disavanzo
Per il 2019-20-21 è già coperto il disavanzo atteso. Lo ripeto: “stiamo coprendo interamente il debito della sanità che sarà totalmente azzerato, una pietra tombale che nessuno è mai riuscito a mettere in passato”.
AMMORTAMENTI E PERENZIONI
Sempre in tema di sanità, Paci ha chiarito la questione degli ammortamenti non sterilizzati. Ovvero poste contabili non iscritte nel modo dovuto dalle aziende sanitarie, dunque debiti, che riguardano tutte le regioni. In parte lo Stato li ha annullati, ovvero sterilizzati, in parte no, concedendo alle altre regioni di poter assolvere il debito rateizzandole in 25 anni.
“Esattamente quello che abbiamo chiesto di fare noi”, ha spiegato Paci. “Sono debiti che non abbiamo prodotto noi, 265 milioni che risalgono a prima del 2013, che stiamo chiedendo allo Stato di poter pagare a rate, senza interessi e assolutamente senza mutui o indebitamenti, esattamente come stanno facendo tutte le altre regioni italiane.
Invece i mutui li abbiamo fatti per poter pagare le perenzioni, che certo non abbiamo inventato noi del centrosinistra. Ma anche in questo caso stiamo pagando e dunque rimettendo ordine nei conti, cancellando mutui molto costosi e sostituendoli con altri più vantaggiosi: quando siamo arrivati le perenzioni ammontavano alla enorme cifra di 2,7 miliardi di euro, le abbiamo ridotte a 500 milioni”.
GLI ALTRI INTERVENTI
La variazione approvata oggi interviene anche in numerosi altri settori. 15 milioni sono destinati alle politiche sociali, 5 ai Comuni in sofferenza finanziaria “e sapete quanto era atteso questo provvedimento”, ha ricordato Paci. 8 milioni vanno alle Province, 16 all’Arst, 2,2 a emergenze calamità e consorzi di bonifica, 3,5 ai cimiteri, 3 agli impianti sportivi, 2 all’archeologia, 500mila euro come indennizzo alle attività agricole.
Viene inoltre autorizzata la costruzione del secondo lotto in project financing del nuovo campus universitario di Cagliari.