Gaza (LaPresse/AFP) – Sono proseguiti nella notte fra lunedì e martedì i lanci di razzi fra Israele e la Striscia di Gaza, prolungando lo scontro più grave dalla guerra del 2014 e ravvivando lo spettro di un nuovo conflitto. Il nuovo bilancio è di almeno quattro palestinesi uccisi. Nonché un morto e decine di feriti in territorio israeliano. L’uomo ucciso in Israele è un palestinese di cui la polizia israeliana ha fatto sapere che sta verificando i motivi della presenza ad Ashkelon. Da lunedì pomeriggio sono circa 400 i razzi lanciati su Israele, secondo quanto riferisce l’esercito dello Stato ebraico. Che fa sapere di avere colpito in risposta circa 150 postazioni del movimento islamista palestinese Hamas e del suo alleato, la Jihad islamica.
Non si arresta lo scontro tra israeliani e palestinesi
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, riunisce oggi il suo Gabinetto di sicurezza, formato ristretto che si occupa delle questioni più sensibili. L’inviato speciale dell’Onu Nickolay Mladenov ha detto che continua a lavorare con il vicino Egitto per allontanare Gaza dal “margine dell’abisso”. “L’escalation delle ultime 24 ore è estremamente pericolosa e sconsiderata”, ha twittato. L’escalation giunge dopo mesi di tensione che fanno temere la quarta guerra in 10 anni fra Israele e Hamas, che governa la Striscia, sotto embargo da parte dello Stato ebraico, incastrata geograficamente fra Israele, l’Egitto e il Mediterraneo.