ROMA – Archiviata la Nations League, l’Italia riparte da Genk per proseguire i miglioramenti mostrati nel nuovo corso targato Roberto Mancini. L’amichevole contro gli Stati Uniti di stasera sarà l’occasione per provare a ripetere la bella prestazione fatta contro il Portogallo. Spazio quindi ai giovani convocati dal ct per mettersi in mostra e fare esperienza.
Il percorso di crescita continua
Nel ritiro dell’Italia il clima è sereno e se, da una parte, non è arrivata la qualificazione alla Final Four di Nations League, tra gli Azzurri c’è una nuova consapevolezza. Quella di essersi scrollati di dosso il fantasma della mancata partecipazione al Mondiale di Russia e la voglia di poter tornare tra le big d’Europa e del mondo attraverso un gioco gradevole e moderno. E in questa direzione continua a lavorare Mancini, l’autore principale di un modo nuovo di organizzare e preparale la Nazionale anche al cospetto di formazioni molto valide. Gli Stati Uniti sono un avversario discreto anche se reduci dalla sconfitta, sempre in amichevole, contro l’Inghilterra.
Le scelte di Mancini: ci sarà Grifo con la maglia numero 10
Come detto, il commissario tecnico dovrà fare di necessità virtù nello scegliere la formazione che affronterà la squadra americana. In tanti hanno già lasciato il ritiro degli Azzurri per acciacchi vari. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato Lorenzo Pellegrini. Un’assenza che si è aggiunta a quelle già certe di Insigne, Chiellini, Jorginho, Florenzi e Immobile. Una lista di defezioni che costringerà Mancini a rivedere qualcosa e a dare spazio magari anche a qualche debuttante.
Innanzitutto Sirigu potrebbe prendere il posto di Donnarumma tra i pali, mentre al fianco del confermato Bonucci potrebbe essere schierato Rugani. Sulle corsie De Sciglio ed Emerson Palmieri nettamente favoriti. Il centrocampo dovrebbe subire le minori modifiche con Barella e Verratti in campo e l’ultimo posto disponibile destinato a Sensi, comunque in ballottaggio con Gagliardini. Come detto dallo stesso allenatore azzurro nella conferenza della vigilia, però, nella ripresa ci sarà spazio per il giovanissimo Tonali. L’attacco sarà tutto rinnovato. Le certezze sono Lasagna centravanti e Berardi sulla destra, con Grifo – che indosserà la maglia numero 10 – favorito su Chiesa a sinistra, a causa delle condizioni non perfette dell’esterno della Fiorentina.
La probabile formazione degli Usa, spazio ai figli d’arte
Così come l’Italia anche la formazione americana sta vivendo una fase di rinnovamento. Un ringiovanimento dell’organico che porta in rosa anche nomi importanti. Weah e Klinsmann rispettivamente i figli di George e Jurgen (tra l’altro ex ct della nazionale a Stelle&Strisce). La possibilità di giocare dall’inizio dovrebbe però essere garantita, da parte del ct Sarachan, al solo Weah, mentre per Jonathan Klinsmann, che di ruolo fa il portiere, difficile poter trovare spazio. Nel 4-2-3-1 tipico degli americani dovrebbe trovare posto Guzan, Yedlin e Villafana dovrebbero essere i due terzini, con Carter–Vickers e Brooks centrali. Il dubbio è in attacco, nel ruolo di prima punta: ballottaggio tra Wood e Sargent. Il trio di fantasisti dovrebbe essere composto da Pulisic, Gall e Weah.