X Factor, fuori Renza. Con gli inediti spiccano Anastasio, Luna e Martina

Al televoto Naomi ha avuto la meglio su Renza

Anastasio (Foto Matteo Rossetti / LaPresse)

Milano (LaPresse) – Si era capito già dalle audizioni, ma con gli inediti è ancora più evidente: Luna, Anastasio e Martina Attili staccano il loro biglietto per la finale di ‘X Factor’ al Forum di Assago. ‘La fine del mondo’ del rapper, che avevamo già avuto modo di sentire ai provini, se possibile, con piccole modifiche, è ancora più convincente. Mentre incatena una rima dopo l’altra si sente distintamente la Cappella Sistina che si sgretola sotto la rabbia del napoletano.

Già solo la presenza di Anastasio in gara è un risultato, ma il modo in cui è riuscito a portare il suo mondo in gara è una vera e propria vittoria. Luna, con ‘Los Angeles’, canta il pezzo più fresco di questa edizione. L’unica pecca è un rap non scritto da lei, ma la penna di Jake La Furia riesce a cucirle addosso un testo perfetto che lei interpreta da popstar navigata. Con i suoi 16 anni l’unico limite possibile è il mercato italiano: in America sarebbe Ariana Grande. Su Martina Attili c’è poco da dire: ‘Cherofobia’ la sanno tutti a memoria, già dalle Auditions.

Al televoto Naomi ha avuto la meglio su Renza

E’ forte anche l’inedito dei Bowland, ‘Don’t stop me’. Il gruppo di origine iraniana porta ancora una volta un suono ormai riconoscibile, ma aggiunge una base più elettronica e ritmata, senza perdere di eleganza. Seguono, meno convincenti, Sherol con ‘Non ti avevo ma ti ho perso’ e Leo Gassmann con ‘Piume’, brano molto sanremese.

All’ultimo scontro, però, ci vanno Renza con ‘Cielo inglese’, elegante ma non travolgente, e Naomi con ‘Like the rain’, più adatta a un musical che alle radio. Fedez si trova così nella scomoda situazione di avere in sfida le sue due concorrenti. Il rapper chiede esplicitamente ai colleghi di andare al tilt, per lasciare al televoto l’ingrato compito di stabilire chi dovrà proseguire nella gara e chi no, ed è il pubblico a decidere l’uscita di Renza.

Chiara Troiano

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