Taranto, commerciavano pesci nocivi per la salute: sette arresti

Foto LaPresse - Donato Fasano
Taranto (LaPresse) – È in corso una vasta operazione di polizia da parte dei militari della guardia costiera, tra le provincie di Taranto e Brindisi. E’ finalizzata al contrasto di un’attività criminale organizzata, sistematica, dedita al furto, ricettazione. Ed anche distribuzione e successiva commercializzazione su tutto il territorio nazionale di prodotti ittici contaminati, soggetti a vincolo sanitario, altamente nocivi per la salute pubblica, contraffatti mediante falsa certificazione. L’operazione ha visto coinvolti più di cinquanta uomini e donne della guardia costiera oltre a mezzi navali ed aerei del Corpo. Ha consentito di eseguire sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e domiciliari.
In Sicilia, a giugno, sequestrati oltre 2200 chili di tonno e altri pesci
Dopo alcuni casi di tossinfezione alimentare in Sicilia dovuti al consumo di tonno rosso acquistato verosimilmente da venditori abusivi, i carabinieri del Nas di Catania hanno rafforzato i controlli a tappeto nelle provincie di Catania e Messina. Incluse le aree cittadine a diretto contatto con l’area portuale. Complessivamente sono stati eseguiti 20 controlli a esercenti, pescherie e distributori di prodotti ittici nell’area nord est della Sicilia, anche a seguito di alcune segnalazioni di intossicazione. Denunciando 5 titolari di aziende per frode in commercio. E sequestrando complessivamente 2.200 kg di tonno e altre specie ittiche.

Tra questi interventi, il più significativo ha riguardato la periferia di Catania dove è stato scoperto dai militari, coi veterinari del Dipartimento di prevenzione dell’Asp, un deposito all’ingrosso di prodotti ittici totalmente abusivo. Lì erano stati appena accantonati sette esemplari di tonno rosso di oltre due quintali ciascuno. Per i quali non era assolutamente dimostrabile né la provenienza, né la salubrità attraverso la certificazione sanitaria obbligatoria.

Le procedure comunitarie prevedono per il tonno rosso regole di mercato regolate da quote nazionali. Che devono essere rispettate nelle fasi di cattura e immissione nel mercato interno. I tonni, senza alcuna tracciabilità documentale che ne garantisse l’origine, sono stati sottoposti ai controlli sanitari. Attraverso anche il prelevamento di campioni da sottoporre ad analisi per verificarne l’idoneità al consumo.

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