Roma, 26 nov. (LaPresse) – “Le spinte di divisione interne a Liberi e Uguali, ingenerose peraltro con l’unità e la qualità dell’azione politica svolta dai suoi rappresentanti in Parlamento, dipendono in larga parte dalla ricerca di un asilo politico. Potere al popolo e Rifondazione comunista o Partito Democratico, garantito da un leader, De Magistris o Zingaretti, Minniti, Martina. Espressioni rispettabili di sensibilità diverse che sono, a loro volta, delle incompiute della sinistra. Queste vanno intercettate e incalzate non per un ricovero identitario ormai fuori dal tempo. Ma per promuovere il processo più ampio e credibile di alternativa alla destra populista. Prima che ognuno scelga per se, si convochi un congresso per definire una piattaforma politica plurale e il percorso per attuarla”. Lo scrive Federico Conte Deputato di Liberi e Uguali.
Dunque
“La sinistra può fare la sinistra solo se si dà un’organizzazione federale in cui possano convivere e contaminarsi idee e sensibilità diverse, libere di organizzarsi in movimenti e partiti regionali autonomi, per segnare e ampliare la propria area di riferimento dal basso della società all’ alto delle istituzioni che superi il centralismo che ha generato la crisi del sistema politico. Lo impongono, oltre ogni misura, due grandi questioni di merito tra loro interconnesse:Il populismo di Governo si contrasta in parlamento e sui grandi temi, quello dei cittadini va intercettato e condiviso nelle motivazioni che vengono dal profondo dei bisogni e dei territori, perché i social mirano a gestire non a governare il locale.