Milano, 28 nov. (LaPresse) – I militari russi nello stretto di Kerch “stavano svolgendo il loro dovere militare. Stavano svolgendo le loro funzioni in piena legalità per proteggere i confini della Russia”. Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, a proposito dello scontro nello stretto di Kerch, durante il quale Mosca ha sequestrato tre navi ucraine e catturato i marinai a bordo, con l’accusa di ingresso illegale nelle acque russe. “Certamente, è una provocazione”, “condotta dal presidente” Petro Poroshenko “in vista delle elezioni presidenziali in Ucraina nel marzo del prossimo anno”. Il presidente è stato citato dall’agenzia russa Tass a proposito dello scontro nello stretto di Kerch, durante il quale Mosca ha sequestrato tre navi ucraine e catturato i marinai a bordo, con l’accusa di ingresso illegale nelle acque russe.
Intanto si prepara l’incontro:
“I preparativi” per l’incontro fra i presidenti russo, Vladimir Putin, e americano, Donald Trump, “proseguono. L’incontro è concordato. Non abbiamo informazioni diverse dai colleghi americani”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, confermando il previsto colloquio al G20 a Buenos Aires, questa settimana. La conferma arriva nonostante Trump abbia ipotizzato di cancellare l’incontro a causa della tensione fra Ucraina e Russia, legata al sequestro da parte di Mosca di tre navi ucraine e dei marinai a bordo. Nella tarda serata di martedì, l’americano ha detto di attendere un rapporto dei consiglieri della sicurezza nazionale a proposito dello scontro vicino allo stretto di Kerch, per decidere se cancellare il bilaterale. “Sarà determinante, forse non avrò l’incontro”, ha affermato Trump.