Tav, Fico: “Battaglia per il ‘No’? Un’altra visione del mondo”

La riflessione del presidente della Camera sulla realizzazione dell'infrastruttura di alta velocità Torino-Lione

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Roberto Fico

ROMA (LaPresse)“Penso che la battaglia no Tav non sia stata, e non sia tuttora, una battaglia orientata a distruggere tutto ciò che è nuovo. Ma una battaglia ambientale, sociale e di visione del mondo differente. Una battaglia non del Movimento 5 Stelle ma di un’intera comunità profondamente radicata sul proprio territorio, al cui interno esistono diverse sensibilità”. Lo dice il presidente della Camera, Roberto Fico, in una lettera a La Stampa.

No Tav, la prospettiva di Fico

“Tutto questo non significa affatto pensare a una dimensione domestica o localistica, di sviluppo e di progresso. È il contrario. Significa pensare a partire dal locale a un modello di sviluppo globale”, aggiunge.

La pericolosa diffusione delle teorie negazioniste

“Siamo in un contesto in cui pericolosamente stanno prendendo fiato teorie che ci riporterebbero indietro di secoli, come quelle «negazioniste» rispetto ai cambiamenti climatici – pensiamo al dibattito intorno alle posizioni del presidente Trump – che riguardano l’intero pianeta. In questo senso, parlare di sostenibilità e di visione di una singola opera solo apparentemente locale, significa in realtà ragionare dentro un orizzonte molto più vasto”, il pensiero di Fico.

Guardare alle generazioni future

“Per questo, ogni volta, abbiamo il compito di porci la domanda che suggerivo all’inizio, e abbiamo il dovere di agire, a maggior ragione come istituzioni, guardando lontano e alle future generazioni. E di ambire a essere, anzitutto come Europa, una locomotiva culturale sui temi dell’ambiente, delle grandi opere, del rapporto fra sviluppo e tutela delle risorse di un territorio”, conclude.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome