ROMA – Una platea potenziale di 800mila lavoratori in tre anni che potranno sfruttare l’ uscita anticipata con quota 100. La misura verrà applicata in forma piena fino al 2021, dopodiché verrà on tutta probabilità riservata a particolari categorie svantaggiate. E’ quanto spiega in un’intervista al Gazzettino il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon. Un pacchetto sulle pensioni che non cambia nonostante la trattativa ancora in corso a Bruxelles.
Quota 100, come funziona e chi potrà usufruirne
“Il primo anno – spiega – i potenziali interessati sono 350mila, perché si accumulano anche coloro che maturano il diritto prima della fine di quest’ anno e quindi magari avranno un po’ di più dei 62 anni di età e dei 38 di contributi. Nell’ arco di un triennio poi si arriverà a 800mila persone. Naturalmente non tutti quelli che hanno i requisiti faranno questa scelta. Alcuni per vari motivi preferiranno restare al lavoro”.
Un provvedimento compreso anche da Bruxelles
“La spesa – dice ancora Durigon – sarà intorno ai 4,7 miliardi il primo anno, quindi circa due in meno di quanto originariamente previsto, e poi di circa 8 miliardi per ciascuno dei due anni successivi. Questi sono gli importi e vanno bene così, non c’è proprio spazio per ridurli ancora. Non si può scendere sotto. Ma io credo che ormai anche a Bruxelles si stiano rendendo conto che noi non vogliamo scassare i conti della previdenza. E’ un provvedimento equilibrato, costruito in modo tale da essere sostenibile. Soglie e vincoli sono pensati, non casuali”.
(Lapresse)