Usa, Comey accusa: “Da Trump bugie, i repubblicani facciano resistenza”

L'ex direttore dell'Fbi è stato rimosso dal presidente Donald Trump nel 2017

James Comey (Photo by Alex Edelman / AFP)

Washington (LaPresse/AFP) – James Comey, ex direttore dell’Fbi rimosso dal presidente Donald Trump nel 2017, ha criticato il magnate per aver detto “menzogne” e minato lo stato di diritto. Chiedendo ai repubblicani di resistergli. “La reputazione dell’Fbi è stata colpita perché il presidente, con i suoi accoliti, ha mentito su di essa costantemente. Di fronte a queste menzogne, molte persone in buona fede ci hanno creduto”, ha detto Comey ai giornalisti nel corridoio del Congresso. “Le persone meglio informate, compresi i membri repubblicani di questa sede, devono avere il coraggio di resistere e dire la verità”, ha proseguito. Comey è stato di nuovo ascoltato a porte chiuse lunedì dai parlamentari. In relazione all’inchiesta sulle email della candidata democratica alle presidenziali 2016, Hillary Clinton.

Trump aveva rimosso Comey nel maggio 2017. Aprendo la via alla designazione del procuratore speciale Robert Mueller, che ha preso in mano il dossier del Russiagate. “I repubblicani un tempo capivano che le azioni di un presidente contano, le parole di un presidente contano, lo stato di diritto conta, e la verità conta. Dove sono oggi quei repubblicani?”, ha chiesto Comey. “A un certo punto – ha proseguito – qualcuno deve alzarsi e davanti alla paura di Fox News, alla paura della base, alla paura dei tweet cattivi, resistere per i valori del nostro Paese, non scivolare via ritirandosi, ma resistere e dire la verità”.

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