ROMA – “Solo chi è disposto a passare su chiunque e a falsificare la realtà, può fare delle dichiarazioni così vergognose nell’esercizio delle funzioni istituzionali. I due vicepremier Salvini e Di Maio addebitano il problema del ritardo e del caos della manovra a presunti tecnici. Quando è evidente a chiunque la portata politica delle scelte schizofreniche dei due partiti di maggioranza che guidano”. Così Francesco Boccia, deputato PD e candidato alla segreteria del Partito Democratico.
Tra gli effetti della manovra anche l’aumento dell’Iva
“L’Iva alle stelle tra 2020 al 25,2% e 2021 al 26,5% sarebbe una scelta politica o è colpa dei tecnici? Aver cambiato decine di volte misure e coperture nelle ultime convulse notti è colpa di ignari tecnici o dei litigi permanenti tra Lega e M5S? Come possono pensare di essere credibili di fronte agli italiani due leader politici che non hanno nemmeno il coraggio di assumersi le loro responsabilità”.
L’incontro-scontro tra Italia e Ue
E prosegue: “Hanno esautorato il Parlamento dal confronto sulla manovra 2019-2021 nel silenzio più assordante dei loro partiti, hanno litigato con chiunque in Italia e in Europa e fatto danni finanziari che sono sotto gli occhi di tutti, salvo poi fare un accordo capestro con Bruxelles a scapito degli italiani. L’anno prossimo chiunque avrà la responsabilità di preparare il bilancio 2020 partirà da un’eredità di -20 miliardi”.
Boccia analizza i provvedimenti contenuti nella manovra
“Questa manovra non solo non stimola crescita e investimenti ma si limita a spendere un po’ di soldi degli italiani per dimostrare che alcune promesse sono state mantenute, ma entrando nel merito delle scelte fatte si scopre che non è nemmeno così. Il reddito di cittadinanza, pasticciato, è ridimensionato e toccherà solo una platea ristretta trasformandosi in sussidio temporale e le modifiche alla legge Fornero sono state completamente ridimensionate”.
L’aspra critica ai vicepremier
Conclude il deputato Pd: “Salvini e Di Maio anziché scaricare le loro colpe politiche su presunti tecnici senza nome e senza volto, per un volta si assumano le loro responsabilità e chiedano scusa agli italiani e al Parlamento per aver trascinato una pessima manovra, senza alcun confronto, almeno fino al 29 dicembre prossimo”.
(Lapresse)