ROMA – “Dal Parlamento egiziano ci aspettiamo collaborazione e non una reazione scomposta e superficiale come quella arrivata in risposta alla recente risoluzione del Parlamento europeo”. Lo afferma il vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo.
Il caso Regeni resta ancora senza soluzione
“Anziché unirsi alle autorità italiane ed europee nel chiedere la verità sulla morte di Giulio Regeni, i parlamentari egiziani non sollevano alcuna critica verso il proprio esecutivo e le omissioni delle proprie autorità, nascondendosi dietro fantomatiche violazioni dei diritti umani in Europa come giustificazione. Cambiano discorso perché sanno che sono in difetto, siamo dinnanzi a una farsa”, afferma ancora il vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo.
Le autorità egiziane si rifiutano di collaborare
E prosegue: “A tre anni dall’omicidio Regeni le autorità egiziane rifiutano di cooperare veramente con quelle italiane e non è stata ancora fatta giustizia. Regeni non era solo un cittadino italiano, ma anche un cittadino europeo. Ecco perché siamo convinti che anche la Commissione europea, l’Alto Rappresentante e tutti i governi degli Stati Membri debbano valutare e adottare misure diplomatiche incisive per mettere pressione effettiva sulle autorità egiziane e ottenere quella verità che i familiari di Regeni e tutti gli italiani aspettano”, conclude Castaldo.
(Lapresse)