Milano, tenta di sostituire l’opera di Bansky con un falso: fermato

I carabinieri stanno cercando di capire se il 28enne sia il falsario che ha realizzato la 'crosta', del tutto simile all'originale, o se abbia semplicemente agito su commissione

Foto LaPresse - Matteo Corner

MILANO – Rapidissimo e molto disinvolto. Complice l’afflusso straordinario di visitatori in questi giorni prefestivi, un ladro ha sostituito una tela di Banksy, il celebre street artist britannico, con una copia. Nessuno si è accorto del cambio finché l’aspirante Arsenio Lupin, un 28enne incensurato di origine romena che forse non è nuovo a prodezze di questo tipo, è arrivato all’uscita. A quel punto il personale del Museo delle Culture, dove l’opera è esposta, lo ha bloccato. Il giovane è stato quindi fermato dai carabinieri, denunciato a piede libero per tentato furto e il quadro originale salvato.

L’aspirante Lupin ha tentato di sostituire l’opera di Bansky

Lo scambio tra il capolavoro e la copia è avvenuto ieri pomeriggio intorno alle 17.30. Quando il Museo delle Culture e soprattutto la mostra del writer inglese dal titolo ‘A visual protest. The art of Banksy’ erano gremiti di gente. Con gesti rapidi il ladro avrebbe sostituito con un falso – e senza far scattare il sistema d’allarme – l’opera ‘Walled Off Hotel Print Box Set’, lavoro dell’artista di 25×25 centimetri e del valore di circa 1000 sterline, raffigurante una torre con i bambini che ruotano sospesi su altalene come se fosse una giostra.

I carabinieri stanno cercando di capire se il 28enne sia il falsario che ha realizzato la ‘crosta’, del tutto simile all’originale, o se abbia semplicemente agito su commissione e non sia nuovo a furti di questo genere.

Il capolavoro dello street artist

Nei giorni scorsi l’eccentrico street artist aveva dipinto sul muro di un garage di Port Talbot in Galles che sembra raffigurare un bimbo che vuole assaggiare la neve che sta cadendo. Il vero messaggio, però, è un altro. Se ci si allontana di qualche metro, ci si accorge che l’opera continua sul muro che fa angolo con la parete dove è raffigurato il bambino: c’è un cassonetto in fiamme che disperde la cenere nell’aria. E quelli che sembrano fiocchi di neve, in realtà sono residui della combustione delle acciaierie della cittadina, in una delle zone più inquinate del Galles. La paternità dell’opera è stata rivendicata con un post su Instagram.

Arte e impegno a favore dei migranti

Ai primi di dicembre, invece, sempre con un messaggio pubblicato sul social network, Banksy aveva annunciato che con una donazione di 2 sterline a favore dei migranti sarebbe stato possibile partecipare all’asta per aggiudicarsi la scultura del 2015 da titolo ‘How heavy it weighs’. L’opera ritrae un barcone di migranti e che faceva parte di Dismaland, il parco dei non-divertimenti di Bansky. A vincere, chi ha indovinava il peso esatto della scultura, che è stata assegnata ieri. Il ricavato, invece, è andato a Choose Love, sito che permette di acquistare beni per aiutare i migranti.

La ‘ragazza con il palloncino’

A ottobre, invece, a riempire le pagine dei giornali era stata un’altra trovata dell’artista di cui non si conosce l’identità. La sua ‘Ragazza con il palloncino’ si era autodistrutta (per metà) poco dopo essere stata battuta, da Sotheby’s a Londra, per 1,2 milioni. Adesso l’opera ha cambiato nome e si chiama ‘Love is in the bin’, ‘L’amore è nel cestino’, come ha fatto sapere la casa d’aste.

(Lapresse)

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