MILANO – Il capo uscente del Pentagono Jim Mattis, che giovedì ha annunciato le sue dimissioni, ha firmato un ordine per il ritiro delle truppe Usa dalla Siria, a seguito dell’annuncio a sorpresa in tal senso fatto il 14 dicembre su Twitter dal presidente Usa Donald Trump. Lo riferisce un funzionario della Difesa Usa, citato da Usa Today. L’annuncio ufficiale non c’è ancora stato e la fonte non ha fornito altri dettagli. In Siria si trovano attualmente circa 2mila soldati Usa.
l’accaduto
La decisione di Trump è giunta nonostante il parere contrario, fra gli altri, di Mattis e del consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton. Pochi giorni dopo l’annuncio, Mattis ha comunicato le sue dimissioni e, secondo alcuni funzionari Usa, Trump starebbe valutando anche un ritiro dall’Afghanistan. Ieri l’inquilino della Casa Bianca ha annunciato che dal 1° gennaio il vice segretario alla Difesa, Patrick Shanahan, sarà segretario della Difesa facente funzioni, prendendo il posto di Mattis. Il tycoon ha motivato la decisione del ritiro dalla Siria sostenendo che l’Isis sia stato sconfitto. Chi si oppone al ritiro, invece, sottolinea che in Siria i combattenti dell’Isis restano una minaccia pericolosa e che gli alleati degli Usa in Siria, principalmente i combattenti curdi che hanno aiutato a infliggere pesanti colpi all’Isis, resteranno vulnerabili ad attacchi da parte della Turchia.
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