CAMPOBASSO – L’associazione Apac di Campobasso ha sporto denuncia contro ignoti con la speranza che le forze dell’ordine individuino e fermino chi ha maltrattato ‘Peppino’.
Manto nero lucido, maschio e due occhioni espressivi da cui traspaiono da un lato tutta la sua dolcezza e dall’altro la paura dell’uomo, la paura di essere ferito nuovamente, non solo di fatto ma anche nell’animo. Peppino, così è stato chiamato, è il cane che pochi giorni prima di Natale è stato vittima dell’inciviltà, della crudeltà e della follia umana, in Molise.
La ricostruzione e le indagini
Per il momento è ignoto colui o sono ignoti coloro che, stando ad una prima ricostruzione della vicenda da parte di chi ha trovato e ha in cura il cane, gli avrebbe infilato un petardo nel naso e lo avrebbe fatto scoppiare, probabilmente senza nemmeno chiamare i soccorsi dopo aver compiuto il gesto che sarebbe potuto finire anche in modo tragico. Ma dopo la denuncia saranno le forze dell’ordine a dover chiarire la vicenda.
Si può solo immaginare il dolore atroce e immenso che il povero cane ha provato. Con l’esplosione ha perso il naso e parte del muso, e tanto sangue. E’ scappato nel bosco molisano, lontano dall’uomo al quale probabilmente si era avvicinato in cambio di una carezza o di cibo ma che poi si è rivelato un essere infame.
Il ritrovamento
E’ stata una volontaria dell’associazione Protezione animali di Campobasso a trovarlo. Davanti a sé una scena raccapricciante, il cucciolone era completamente sfigurato. Una volta portato al sicuro è stato curato e ora è sotto costante monitoraggio. Ha anche cominciato a mangiare ma resta diffidente anche se ha capito che i volontari e coloro che lo tengono in cura non sono di certo della stessa pasta di coloro o di colui che gli ha fatto del male.
L’operazione
Il 3 gennaio è la data fissata per la prima operazione. L’Associazione cerca donazioni (tutte le info sul profilo Facebook dell’associazione Apac Campobasso), visto che le cure sono costose, ed infatti è partita una vera e propria gara di solidarietà per aiutare Peppino. Ovviamente il cucciolone cerca anche casa e una famiglia che lo ami e si prenda cura di lui, lenendo quella ferita ancora aperta nel suo cuore.
Pensare che la vita di un cane valga meno dell’esplosione di un petardo è assurdo, come è assurdo che nel 2019 ormai, ci sia ancora chi si diverta a compiere gesti crudeli sia verso gli animali che verso l’uomo. Una società malata che va recuperata proprio con il volontariato ma anche con l’educazione civica.